Il rapporto, pubblicato dal Dipartimento per la giustizia minorile, traccia una mappa del fenomeno riportando i dati statistici più recenti. Fra i principali contenuti del volume spiccano i dati sul numero di minori denunciati, sui flussi di utenza nei servizi minorili della giustizia e sui tratti salienti della devianza, a livello nazionale e regionale.
In relazione al primo aspetto, dal rapporto emerge che i minorenni denunciati dal 2001 al 2006 sono complessivamente circa 40.000. Da un anno all'altro si registrano variazioni significative, ma il fenomeno risulta sostanzialmente stabile, visto che nel 2006, dopo un aumento nel 2004, sembra riattestarsi sui valori dei primi anni duemila.
Secondo i dati forniti dal rapporto, la variazione significativa degli ultimi anni è una riduzione del numero dei minori denunciati, che riguarda sia gli italiani che gli stranieri. Per questi ultimi, tuttavia, si riscontra una lieve inversione di tendenza, visto che il numero di minori stranieri denunciati risulta in cospicuo aumento fino al 2004.
I dati sui flussi di utenza nei servizi minorili della giustizia (uffici per i servizi sociali per i minorenni, centri di prima accoglienza, istituti penali per i minorenni, comunità) confermano, in gran parte, questa tendenza alla diminuzione, anche se con caratteristiche e proporzioni diverse. In controtendenza il dato relativo alle comunità dove i minori vengono collocati prevalentemente per esigenze cautelari, ma anche di sicurezza, in misura alternativa alla detenzione, nell'ambito dei progetti di messa alla prova.
Secondo il quadro delineato dal rapporto, la devianza esprime, in tutta la penisola, forme di disagio a volte anche molto gravi, comunque riconducibili a problematiche socio-educative. A livello regionale emergono, invece, delle differenze, non soltanto in termini numerici, ma anche in relazione alle tipologie di utenza e alle capacità di raccordo e integrazioni degli interventi con gli attori locali e con l'Autorità giudiziaria.
Le Regioni che presentano il maggior numero di minori denunciati e percentuali più alte di utenti nei servizi minorili della giustizia risultano al Nord la Lombardia e il Piemonte, al Centro il Lazio, al Sud la Sicilia, la Campania e la Puglia. Per quanto riguarda le tipologie di utenza, la maggiore presenza di utenti stranieri si registra al Nord, mentre al Centro si riscontra una presenza più consistente di utenza nomade e al Sud si rilevano episodi di coinvolgimento di minori nella criminalità organizzata e di marginalità derivante da svantaggio socio-economico.
Il volume, edito da Gangemi, è curato da Isabella Mastropasqua, Tiziana Pagliaroli e Maria Stefania Totaro, rispettivamente dirigente e funzionari del Dipartimento per la giustizia minorile. (bg)