La povertà educativa nel Lazio è il tema del nuovo report realizzato dall’Osservatorio #Conibambini, promosso dall’impresa sociale Con i Bambini e dalla Fondazione Openpolis nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Il report analizza vari aspetti: l’offerta di asili nido; le scuole raggiungibili con mezzi pubblici; le disuguaglianze digitali; l’abbandono scolastico.
«Osservando tutti questi elementi a livello provinciale e comunale – si legge nel report -, la città metropolitana di Roma spicca rispetto al resto del territorio, in particolare sull’offerta di asili nido e sulla digitalizzazione. Ciò non stupisce, considerando l’alta densità abitativa e l’elevato livello di urbanizzazione del territorio, soprattutto del suo capoluogo. Al contrario sono le province di Viterbo e Frosinone a risultare complessivamente quelle potenzialmente più vulnerabili rispetto alla presenza dei servizi esaminati».
Secondo i dati dell’indagine, il Lazio è all’ottavo posto tra le regioni italiane per offerta di asili nido (30,7%), con una media superiore a quella nazionale di circa 6 punti (24,9%): «un dato positivo che va però approfondito, per indagare divari e disparità tra le diverse province del territorio».
La città metropolitana di Roma ha una copertura di servizi per la prima infanzia (34,9%) superiore non solo alle medie regionale (30,7%) e nazionale (24,9%), ma anche all’obiettivo Ue (33%); all’ultimo posto si trova Frosinone, con soli 14,8 posti ogni 100 bambini. L’analisi prosegue con l’osservazione dei dati a livello comunale, riportati nella parte dedicata all’offerta di asili nido.
Per quanto riguarda la raggiungibilità delle scuole, dal report emerge che, secondo i dati più recenti relativi al 2018, sono 34.531 in Italia gli edifici scolastici statali raggiungibili con mezzi alternativi a quello privato, come quelli di trasporto pubblico (urbano, interurbano, ferroviario) o di trasporto scolastico. Cioè l’86% delle 40.160 scuole totali presenti nel nostro Paese, percentuale che nel caso del Lazio cala solo lievemente all’84,5%. Anche nelle singole province della regione si registrano quote elevate di scuole raggiungibili, fatta eccezione per un unico territorio.
Al primo posto c’è Rieti, dove è possibile raggiungere quasi tutte le scuole (95,1%) utilizzando un mezzo pubblico; seguono Latina e Frosinone, entrambe con quote superiori al 90%; al di sotto di tale percentuale invece, la città metropolitana di Roma (83,1%), che non raggiunge la media regionale (84,5%). Chiude Viterbo con solo il 57,1% di scuole raggiungibili, una quota notevolmente inferiore rispetto a quelle delle altre province e che dista di quasi 40 punti da Rieti. Per approfondimenti si rinvia alla parte dell’indagine dedicata alla raggiungibilità delle scuole.
I dati sulle disuguaglianze digitali rivelano, fra l’altro, che nella città metropolitana di Roma più della metà delle famiglie sono raggiunte da una rete fissa con velocità di download pari o oltre i 100 Mbps. Un dato (58,2%) che supera ampiamente quello regionale (48%) e quello nazionale (36,8%). Al di sotto di queste soglie si trovano tutte le altre province. A partire da Latina (29,3%), seguita da Rieti e Viterbo, entrambe con quote inferiori al 20%. Chiude la classifica Frosinone, dove solo il 9,8% delle famiglie è potenzialmente raggiunto da una connessione ultraveloce.
Per quanto riguarda l’abbandono scolastico, il report evidenzia, fra l’altro, che la media regionale del Lazio (11,3%) è inferiore a quella nazionale (13,5%), anche se lievemente e anche se, in due delle cinque province (Frosinone e Rieti), il fenomeno incide in misura più ampia.
La pubblicazione, intitolata Le mappe della povertà educativa nel Lazio, è disponibile online sul sito di Con i Bambini, nella pagina dedicata.