Un nuovo servizio di emergenza per minori maltrattati, abbandonati o in altre situazioni a rischio, che garantisce assistenza anche di notte e nel fine settimana: l'iniziativa è della Provincia di Parma e sarà sperimentata, a partire dal 1° giugno, per almeno un anno con l'obiettivo di coprire le emergenze nei periodi di chiusura dei servizi sociali territoriali.
Grazie a questa iniziativa, un'équipe di professionisti (assistenti sociali, educatori professionali, psicologi) interverrà su segnalazione di ospedali e forze dell'ordine per assicurare accoglienza, sostegno e prima collocazione a bambini e ragazzi maltrattati, allontanati dalle famiglie per sospetto abuso o grave conflittualità familiare, ma anche a minori stranieri non accompagnati o a ragazzi fuggiti da casa.
Ma cosa prevede esattamente il nuovo servizio? Il servizio di emergenza sarà attivabile esclusivamente dalle forze dell'ordine e dagli ospedali tramite un numero di telefono dedicato. L'operatore - nei casi in cui non si ravvisi un grave pregiudizio per il minore - potrà fornire una consulenza telefonica, oppure provvederà, insieme agli altri professionisti, ad accompagnare il bambino o ragazzo che si trova in situazioni a rischio alla struttura di accoglienza individuata grazie al database messo a punto dalla Provincia.
L'équipe – costituita da operatori della cooperativa Proges coordinati dai responsabili dei servizi sociali territoriali - assisterà il minore per agevolare il suo inserimento nella struttura di accoglienza e per garantire il collegamento con il servizio sociale territoriale, a cui verrà affidato il caso immediatamente, entro il primo giorno utile di apertura. Il servizio, che prevede la copertura di tutto il territorio provinciale, sarà attivo dal lunedì al giovedì dalle 18.00 alle 8.00 e dalle 14.00 del venerdì alle 8.00 del lunedì successivo.
Il progetto, che ha un costo di 18.000 euro, s'inserisce nell'ambito di una serie di iniziative promosse dalla Provincia per tutelare i minori in situazioni a rischio. Dal 2005, infatti, è attivo un Tavolo provinciale interistituzionale per la tutela dei minori, costituito su impulso dell'Assessorato alle politiche sociali, di cui fanno parte i servizi sociali, l'Ausl, l'Azienda ospedaliera, le scuole, le forze dell'ordine, il tribunale ordinario e il tribunale per i minorenni.
Secondo quanto emerge da alcuni dati diffusi dalla Provincia, nel giro di cinque anni i casi di sospetto abuso o maltrattamento presi in carico sono raddoppiati: dai 64 del 2003 si è passati ai 125 del 2008. Un incremento costante e annuale, che nel 2008 ha registrato 16 casi in più rispetto all'anno precedente. Dai dati emerge che abusi e maltrattamenti si verificano quasi sempre fra le mura domestiche. (bg)