Online il manuale del progetto "Peer"

Il progetto europeo Peer (Participation, experiences and empowerment for roma youth) è da poco terminato. A conclusione dell'iniziativa, mirata a promuovere una maggiore partecipazione degli adolescenti rom alle decisioni che riguardano la loro vita, è stato realizzato il manuale Partecipazione ed esperienze di empowerment dei giovani rom.
Il manuale, rivolto agli operatori che si occupano di ragazzi rom, suggerisce modalità di lavoro per favorire la partecipazione dei giovani rom ed è suddiviso in cinque sezioni: nella prima si spiegano contenuti ed obiettivi del progetto e si presenta il manuale; nella seconda si approfondiscono alcuni aspetti del lavoro con i ragazzi (cos'è la partecipazione, i diritti dei bambini, preparazione del gruppo e dei facilitatori, ecc.); nella terza si offrono alcuni consigli utili per lavorare con gli altri; la quarta e la quinta sono dedicate, rispettivamente, alla realizzazione dei piani e alla valutazione e condivisione di ciò che si è imparato.
Il progetto, avviato a gennaio 2015, ha coinvolto 12 organizzazioni partner di 9 Paesi (Romania, Inghilterra, Irlanda, Francia, Spagna, Italia, Cipro, Bulgaria e Lituani) e ha previsto una serie di incontri rivolti a giovani rom tra gli 8 e i 18 anni, durante i quali bambini e ragazzi sono stati invitati a riflettere sulla loro vita quotidiana, a confrontarsi e a scambiarsi idee ed esperienze. Il 3 e 4 novembre scorsi, a Dublino, si è tenuta la conferenza finale.
In Italia il progetto si è svolto a Firenze, è stato realizzato dall'Istituto degli Innocenti e dalla Cooperativa Cat e ha visto la partecipazione di circa 25 ragazzi rom dai 14 ai 20 anni residenti nel Quartiere 4 e nel Quartiere 5. I giovani rom hanno preso parte a incontri laboratoriali, passeggiate nei quartieri, momenti di confronto con rappresentanti istituzionali: l'assessore comunale Sara Funaro, il consigliere comunale Tommaso Grassi il presidente del Consiglio del Quartiere 4 Mirko Dormentoni. Gli incontri con i rappresentanti istituzionali hanno costituito occasioni importanti per aprire un dialogo fra ragazzi rom e policy makers locali. I laboratori e i momenti di confronto si sono tenuti nei locali della biblioteca BiblioteCaNova Isolotto, del Centro giovani L'isola e della scuola secondaria inferiore Paolo Uccello dell'Istituto comprensivo Gandhi.    
All'iniziativa hanno preso parte anche quattro tutor facilitatori, giovani rom che hanno progettato e gestito le attività insieme ai ricercatori dell'Istituto e agli operatori della Cooperativa Cat.
«Il progetto – spiega Bilal, tutor facilitatore – ci ha aiutato a creare un rapporto con le persone che lavorano all'interno della biblioteca BiblioteCaNova, ma anche a socializzare tra noi. Le attività svolte ci hanno permesso di riflettere su noi stessi, su chi siamo e cosa pensiamo. I giovani rom sono cambiati grazie al progetto; adesso sono più integrati nella società. Durante gli incontri abbiamo affrontato molti temi: la discriminazione, la vita nel campo, le aspettative per il futuro, come quella di andare via dal campo e abitare in una casa vera». (bg)

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