A metà del percorso per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile del 2030, per due terzi degli indicatori relativi ai bambini i traguardi prefissati sono ancora lontani. Lo rivela il rapporto dell’Unicef Progress on Children's Well-Being: Centring child rights in the 2030 Agenda. Una fotografia dei progressi compiuti fino ad oggi sugli indicatori specifici per l’infanzia degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, adottati dagli Stati membri delle Nazioni Unite nel 2015 con l’obiettivo di porre fine alla povertà, ridurre le disuguaglianze e costruire società più pacifiche e prospere entro il 2030.
«L’analisi – si legge nel sito dell’Unicef - mette insieme oltre 20 anni di dati relativi a più di 190 Paesi, confrontando la situazione attuale dei Paesi con quella che intendono raggiungere nei prossimi sette anni e identificando le sfide e le opportunità per un’azione accelerata. I risultati mostrano un quadro misto di progressi e arretramenti rispetto agli obiettivi globali».
Dal rapporto emerge che, ad oggi, appena il 6% della popolazione infantile (150 milioni di bambini) che vive in soli 11 Paesi ha beneficiato del raggiungimento del 50% degli obiettivi relativi ai più piccoli, il livello più alto raggiunto nel mondo. Se i progressi previsti continueranno, entro il 2030 solo 60 Paesi - che ospitano appena il 25% della popolazione infantile - avranno raggiunto i loro obiettivi, lasciando indietro circa 1,9 miliardi di bambini in 140 Paesi.
Secondo quanto evidenziato dal rapporto, l’accelerazione dello sviluppo è possibile con un forte impegno nazionale, politiche efficaci e finanziamenti adeguati, con alcuni Paesi a basso e medio reddito che registrano i progressi più rapidi. Ad esempio, sulla base dei dati disponibili al 2021, la Cambogia, l’India, il Marocco, il Ruanda e l’Uganda, tra gli altri, hanno ottenuto risultati consistenti in diversi Obiettivi di sviluppo sostenibile legati ai bambini, soprattutto quando gli sforzi sono stati indirizzati verso aree che hanno prodotto risultati in diversi indicatori. Tuttavia, anche questi Paesi hanno ancora molta strada da fare per raggiungere gli obiettivi e devono mantenere il loro ritmo o accelerare ulteriormente. Il mondo è ancora alle prese con gli effetti di molteplici crisi – come il Covid-19, i cambiamenti climatici, i conflitti -, che hanno fermato o invertito anni di progressi.
«I dati – si sottolinea nel sito dell’Unicef - dimostrano che investire nei diritti dei bambini genera e mantiene risultati per tutte le società, le persone e il pianeta, poiché gli interventi nei primi anni di vita dei bambini sono i più efficaci per eliminare la fame, la povertà, la cattiva salute e le disuguaglianze».
Il rapporto è disponibile sul sito dell’organizzazione, nella notizia dedicata.
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