Nuovi media come strumenti per la didattica

17/11/2008

Due istituti scolastici della provincia di Milano sperimentano metodi didattici che utilizzano i nuovi mezzi di comunicazione. In un convegno si propone l'educazione ai media come materia scolastica.

Nella società attuale i nuovi media rivestono un ruolo sempre più importante nella vita quotidiana di bambini e adolescenti, protagonisti di un mondo ipertecnologico e sofisticato in costante divenire, colmo di un'infinita varietà di soluzioni diverse che talvolta possono disorientare.

In questo scenario si riaccende il dibattito sul rapporto fra media e minori, un rapporto complesso, che nasconde le insidie legate ad un uso scorretto della tecnologia, ma svela, allo stesso tempo, le straordinarie risorse dei nuovi mezzi di comunicazione: internet, telefonini, ipod, videocamere digitali.
Risorse che diventano efficaci veicoli di conoscenza, informazione e approfondimento, soprattutto se utilizzati come strumenti didattici.

A dare un esempio delle potenzialità offerte dai nuovi media sono due istituti scolastici della provincia di Milano, promotori di progetti che utilizzano le nuove tecnologie per la didattica.
Nell'esperienza dell'Istituto comprensivo Brianza di Bollate e dell'Itis Cannizzaro di Rho, gli studenti usano i nuovi mezzi di comunicazione come strumenti per imparare, studiare, approfondire gli argomenti discussi in classe.
Nasce, così, “Radioscienze”, una radio realizzata dagli studenti dell'Istituto di Bollate, che utilizza il sistema del podcast come strumento per approfondire argomenti scientifici.

I ragazzi realizzano trasmissioni radio che possono essere corredate di foto e video, mentre i professori mettono on line i file mp3 delle loro lezioni, in modo tale che i ragazzi possano ascoltarle anche mentre sono in autobus o per strada.
Un lavoro corale, frutto della passione di due insegnanti di scienze delle scuole secondarie inferiori, che coinvolge studenti e docenti in un progetto che coniuga nuove tecnologie e didattica con un' impronta originale e innovativa.

L'Itis Cannizzaro, invece, utilizza Internet per diffondere la televisione fatta dai ragazzi.
“Tv Cannizzaro” è una televisione realizzata dagli studenti dell'Itis, che hanno costituito una redazione che organizza, con l'aiuto di docenti ed esperti, la programmazione di una trasmissione tv tematica a cadenza mensile.
Gli studenti si occupano della redazione delle notizie, delle riprese, dei montaggi, dei video e delle interviste. Si tratta di documentari, reportage e interviste su temi di attualità (la pace nel mondo, la mafia, il bullismo), reperite in rete o realizzate con videocamere digitali, che vengono diffusi su internet.

Le trasmissioni di “Tv Cannizzaro”, nate da un'idea di studenti e insegnanti dell'Istituto, sono realizzate all'interno della scuola. Avviate nell'ambito del progetto “Accademia della pace”, promosso dall'assessorato all'istruzione della Provincia di Milano, sono supervisionate dal docente Sergio Colombo.
I servizi realizzati dagli studenti dell'Itis sono disponibili sul sito www.itiscannizzaro.it nella sezione CannizzaroTV.

L'esperienza dei due istituti scolastici della provincia di Milano fa riflettere sulle potenzialità offerte dai nuovi media, utilizzati come strumenti didattici.
Per sfruttare al meglio queste potenzialità occorre educare i ragazzi non solo ad un utilizzo corretto dei nuovi strumenti, ma anche ad un uso interattivo e collaborativo, in grado di suscitare curiosità e motivazione a lavorare in gruppo.
L'educazione ai media, insomma, potrebbe diventare una materia scolastica.

E' quanto è stato discusso nel corso di un convegno organizzato da Eavi (European association for viewer interests), che si è tenuto il 5 novembre a Roma.
In occasione del convegno, a cui hanno partecipato parlamentari italiani ed europei, l'educazione ai media è stata proposta come materia scolastica.
Durante l'incontro si è parlato dei rischi legati ad una fruizione “acritica” e passiva dei nuovi mezzi di comunicazione, ma anche delle potenzialità offerte dai media per lo sviluppo di una partecipazione attiva dei cittadini alla vita sociale, culturale e politica.

Le nuove generazioni, infatti, sembrano ormai orientate ad un uso interattivo di internet e della rete, che ne evidenzia il ruolo di fruitori/comunicatori attivi e consapevoli.