Il rapporto del Centro nazionale - consultabile sul sito della Conferenza nazionale sull'infanzia e l'adolescenza - restituisce una fotografia dei servizi socio-educativi per la prima infanzia con dati e informazioni al 31 dicembre 2008, che confermano le disparità della distribuzione dei servizi sul territorio nazionale.
Il Monitoraggio del Piano di sviluppo dei servizi socio-educativi per la prima infanzia - presentato alla Conferenza nazionale sull'infanzia e l'adolescenza che si è tenuta a Napoli dal 18 al 20 novembre e realizzato in attuazione dell'intesa in sede di Conferenza unificata prevista nella finanziaria 2007 e sancita il 26 settembre 2007 - raccoglie le informazioni principali sull'attuazione del secondo anno di attività del “piano straordinario di intervento per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi” previsto nella finanziaria 2007 (legge 27 dicembre 2006 n. 296).
Il rapporto offre un quadro dei servizi socio-educativi per la prima infanzia più completo rispetto al precedente monitoraggio pilota pubblicato nel dicembre 2008 e si articola intorno a tre aree tematiche: la rassegna della normativa regionale, con uno sguardo specifico a quanto definito nei provvedimenti regionali, come i criteri per l'autorizzazione e l'accreditamento; la rassegna delle denominazioni e delle caratteristiche delle diverse tipologie di servizio normate dalle Regioni e, infine, l'analisi e il commento dei dati di monitoraggio derivati dalle schede delle Regioni e Province autonome.
In relazione alla prima area tematica, il monitoraggio evidenzia un notevole aumento, soprattutto in questi ultimi due anni, di provvedimenti regionali, «in gran parte motivati – si legge nel rapporto – dalla richiesta, sancita in legge (finanziaria 2007) e dall'intesa in sede di Conferenza unificata del 26 settembre 2007, della previsione di un piano straordinario di intervento per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi educativi in ogni Regione, quale condizione necessaria per accedere ai contributi statali previsti».
La rassegna delle denominazioni e delle caratteristiche delle diverse tipologie di servizio si fonda sulla distinzione fra due macrocategorie approvate dal Cisis (Centro interregionale per sistemi informatici, geografici e statistici): i nidi d'infanzia e i servizi educativi integrativi, che comprendono sia i servizi previsti nell'articolo 5 della legge 28 agosto 1997 n. 285 – cioè gli spazi gioco per bambini e i centri per bambini e famiglie – sia i servizi educativi domiciliari.
I dati, infine, si riferiscono, oltre che ai tassi di accoglienza nei servizi educativi, ai posti nei nidi d'infanzia e nei servizi integrativi, al numero di nidi d'infanzia e di servizi integrativi per titolarità (pubblica e privata) e ai finanziamenti.
Le rilevazioni del monitoraggio evidenziano che hanno tassi di accoglienza superiori a 25 posti nei servizi educativi ogni 100 bambini di 0-2 anni residenti l'Umbria (27,5), l'Emilia Romagna (26,7), la Toscana (25,1) e la Valle d'Aosta (25). I tassi di accoglienza diminuiscono nelle altre regioni del centro nord, che oscillano tra i 15 e i 20 posti disponibili (fa eccezione la Provincia autonoma di Bolzano con un tasso di accoglienza di poco superiore ai 12 punti), mentre scendono sensibilmente nelle regioni del sud, dove si passa dal 12,7 dell’Abruzzo (valore relativo massimo) al 6,2 della Calabria (valore relativo minimo), quest’ultimo riferito però all’accoglienza nei soli nidi d’infanzia.
Riguardo al numero di servizi presenti sul territorio nazionale, i dati disponibili non permettono di avere un quadro esaustivo, a causa delle mancate risposte della Sicilia e della Sardegna e della parzialità delle risposte della maggior parte delle Regioni del Sud.
Queste ultime si stanno, comunque, adoperando, fra l'altro, per potenziare le proprie capacità progettuali, di programmazione, controllo e innovazione nel settore dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, grazie alle attività di assistenza tecnica, che rientrano tra le azioni programmate per il raggiungimento degli obiettivi di servizio 2007-2013 fissati dal Quadro strategico nazionale. (bg)