
Secondo gli ultimi dati dell'Unicef e dell'Unfpa, nel mondo, oggi, almeno 200 milioni di ragazze e donne in 30 Paesi hanno subito mutilazioni genitali (mgf). Il convegno organizzato da Plan international Italia in collaborazione con Aidos, in programma oggi a Milano, farà il punto su questo fenomeno, pratica lesiva dei diritti umani che ha conseguenze gravissime sulla salute fisica e psichica delle bambine e delle ragazze che la subiscono.
Le mutilazioni genitali femminili, spiega Aidos, «riguardano anche gli Stati europei e l’Italia, in conseguenza dei flussi migratori che hanno portato anche nel nostro Paese donne e ragazze provenienti dai Paesi a tradizione escissoria come l’Egitto, la Nigeria, l’Etiopia e il Senegal e che hanno subito o sono a rischio di subire la pratica».
Al Convegno sul contrasto alle mutilazioni genitali femminili, diritti delle bambine e sviluppo sostenibile interverranno, fra gli altri, l’assessore alle politiche sociali del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino, la vicesindaca della Città Metropolitana di Milano Arianna Censi e l’attivista di Plan international Mali Fatoumata Ibrahima Samake, che parlerà della sua esperienza.
Durante l'evento, organizzato nell’ambito del Festival dello sviluppo sostenibile, verrà presentata una nuova indagine sulle donne vittime di mutilazioni genitali che vivono in Italia.
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