Minori stranieri, i dati del Rapporto Ismu sulle migrazioni 2017

Nel prossimo ventennio potremmo assistere a un sempre più ridotto incremento della popolazione straniera iscritta nelle anagrafi dei comuni italiani. Lo dicono le stime della Fondazione Ismu, raccolte nel Ventitreesimo Rapporto sulle migrazioni 2017, che contiene anche dati sui minori stranieri.
Secondo le stime del rapporto Ismu, al 1° gennaio 2017 la popolazione straniera presente in Italia ha raggiunto la quota di 5 milioni e 958mila presenze (regolari e non), con un aumento di 87mila unità (+1,5%) rispetto all'anno precedente. Un incremento dovuto soprattutto alla componente irregolare (+56mila).
«L'85% dei presenti – spiega l’Ismu - è regolarmente iscritto in anagrafe presso un comune italiano (+21mila unità rispetto al 1° gennaio 2016), mentre i regolari non residenti sarebbero 420mila (+10mila). A prima vista quindi l'incremento della popolazione immigrata sembrerebbe modesto. Ma se teniamo conto delle acquisizioni di cittadinanza italiana avvenute nel 2016 lo scenario cambia. Nel corso del 2016 infatti si contano ben 202mila nuovi italiani. Se dunque agli 87mila stranieri presenti conteggiati in  più (regolari e non) si aggiungono i 202mila immigrati che hanno acquisito la cittadinanza italiana, la crescita del numero complessivo dei presenti con un background da immigrati sale a 289mila e raggiunge un aumento effettivo pari al +5%».
Tra i 202mila stranieri divenuti italiani nel 2016 in 4 casi su 10 si tratta di minorenni che per la gran parte hanno acquisito la cittadinanza dall'alto per trasmissione dai genitori, oppure, se nati in Italia e residenti continuativamente, per opzione una volta divenuti maggiorenni.
Altri dati del rapporto evidenziano l’aumento nel triennio 2014-2017 dei minori stranieri non accompagnati segnalati alle autorità e che risultano presenti e censiti nelle strutture di accoglienza italiana rilevate dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali: al 31 dicembre 2015 erano presenti 12mila minori non accompagnati, a fine 2016 oltre 17mila e al 31 ottobre 2017 si contavano 18.479 giovani accolti in famiglie e strutture su tutto il territorio nazionale, di cui il 43,5% nella sola Sicilia, principale regione di sbarco. Di questi 17.210 sono maschi (93,1%) e 1.269 femmine (6,9%); il 93% ha un’età compresa tra i 15 e i 17 anni, mentre solo lo 0,6% appartiene alla fascia di età 0-6.
L’approfondimento dedicato alla scuola rivela che nell'anno scolastico 2015/2016 gli alunni stranieri in Italia erano 814.851 (+643 unità rispetto all'anno scolastico precedente), pari al 9,2% del totale della popolazione scolastica.
La scuola primaria accoglie da sempre il maggior numero di iscritti con cittadinanza non italiana  (297.285), seguita dalla secondaria di secondo grado (187.525), dalle scuole dell'infanzia (166.428) e dalle scuole secondarie di primo grado (163.613). Nell'anno scolastico 2015/2016 i rumeni sono sempre i più numerosi (157.806), seguiti dagli albanesi (111.029) e dai marocchini (102.179).
La Lombardia si conferma la prima regione per maggior numero di alunni stranieri con quasi 204mila presenze, seguita da Emilia Romagna e Veneto (oltre 90mila alunni stranieri), Lazio e Piemonte (oltre 70mila).