Dal 2015 al 2016 il numero dei minori stranieri non accompagnati è più che raddoppiato, passando da 12.360 (nel 2015) a 25.772 (nel 2016). È quanto emerge dal Report 2017 della Fondazione Migrantes Il diritto d'asilo – Minori rifugiati vulnerabili e senza voce, presentato il 16 febbraio scorso a Torino.
Il volume analizza lo “stato di salute” del diritto d'asilo negli ultimi due anni e presenta una serie di proposte per la gestione del fenomeno delle persone in fuga, della loro accoglienza e dei percorsi successivi di accompagnamento all'autonomia. Un approfondimento è dedicato ai minori stranieri non accompagnati.
Nella pubblicazione si sottolineano alcuni problemi di fondo nella gestione italiana dell'accoglienza e dell'accompagnamento delle persone in fuga: fra questi, la mancanza di un reale sistema di accompagnamento all'autonomia per tutte le persone a cui viene riconosciuta in Italia la protezione umanitaria o la protezione internazionale, dopo l'analisi della domanda d'asilo. «Questa carenza di accompagnamento», si legge nel comunicato stampa diffuso dalla fondazione in occasione della presentazione del volume, «è una condizione che paradossalmente, proprio nel momento in cui vengono riconosciute titolari di una protezione, espone le persone ad altissimi rischi di precarietà, marginalità e disagio abitativo, lavorativo e sociale».
Il rapporto lancia alcune proposte per uscire dall'empasse in Europa e in Italia. Ecco qualche esempio di quelle che riguardano il nostro Paese: riuscire, in tempi brevi e certi, a dare ad ogni minore straniero non accompagnato che arriva sul territorio italiano un tutore debitamente formato; implementare un sistema di determinazione dell'età non arbitrario e più tutelante di quello che spesso viene usato ora; creare accoglienze dignitose per i minori stranieri non accompagnati che coinvolgano tutte le regioni e prevedano anche il coinvolgimento di famiglie o la semiautonomia.