
Sono sempre di più i minori che utilizzano i siti di socializzazione in rete, spesso senza essere consapevoli dei potenziali rischi legati al loro uso. Per far fronte all'esigenza di garantire maggiore tutela ai giovani utenti, ieri, nella giornata dedicata alla sicurezza su Internet, diciassette compagnie del web, fra cui Facebook, Google e Yahoo!, hanno sottoscritto un accordo che consentirà a bambini e adolescenti di navigare senza rischi. L'accordo, firmato a Lussemburgo sotto l'egida della Commissione europea prevede l'impegno delle compagnie a introdurre, entro aprile, una serie di misure che rendano più sicura la partecipazione dei minori alle reti sociali online. Fra queste, l'attivazione di un tasto “segnalazione di abusi” di facile uso e immediatamente accessibile - che permetta agli utenti di segnalare con un click contatti o comportamenti inappropriati - la classificazione automatica come “privati” dei profili completi online e degli elenchi di contatti di utenti registrati come minorenni, l'impossibilità di compiere ricerche sui profili privati di utenti minori, su siti Internet o tramite motori di ricerca. L'attivazione di queste misure consentirà a bambini e adolescenti che usano quotidianamente i nuovi strumenti interattivi offerti dal web per socializzare in rete di far fronte ai potenziali rischi cui sono esposti, fra cui il bullismo online e la divulgazione incontrollata dei dati personali. La necessità di una maggiore sicurezza nell'uso di Internet non è, tuttavia, solo una prerogativa degli adulti. A chiedere l'attivazione di strumenti di protezione nella navigazione in rete e maggiore tutela dei dati personali sono i ragazzi stessi, destinatari e autori dell'indagine Servizi web 2.0 e tutela dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, presentata ieri a Roma da Save the children e Adiconsum. Secondo i dati forniti dall'indagine, condotta dagli alunni di due scuole secondarie inferiori che hanno analizzato i servizi web più utilizzati, i rischi connessi al loro uso e le possibili soluzioni, il 79 per cento dei ragazzi e delle ragazze italiani vorrebbe ricevere maggiori informazioni su come proteggere le proprie password, il 64,4 per cento chiede ai gestori dei vari siti web di ridurre le informazioni personali richieste per l'accesso ai servizi, mentre il 54,7 per cento chiede un maggiore impegno nelle campagne informative sui pericoli di Internet. L'esigenza di informazione e protezione dei minori che navigano sulla rete mobilita enti, società, associazioni e istituzioni non solo nella ricerca di regole, ma anche nell'adozione di progetti e soluzioni, a livello internazionale e nazionale. Fra le iniziative italiane il progetto dell'Istituto degli Innocenti e della Regione Toscana Trool – tutti i ragazzi ora on line promuove l’uso di Internet, sicuro e consapevole, tra i bambini delle scuole elementari e i ragazzi dei primi due anni delle scuole secondarie inferiori. (bg)