
È online il numero 60 della collana del Ministero del lavoro e delle politiche sociali Quaderni della ricerca sociale, che riporta i dati sull’affidamento familiare e l’accoglienza nei servizi residenziali per minorenni aggiornati al 2022. La rilevazione, promossa dal Ministero e realizzata con il supporto tecnico-scientifico dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, è il risultato di un lavoro collettivo reso possibile dalla collaborazione con referenti regionali, referenti territoriali e assistenti sociali. Un lavoro importante che segna il definitivo superamento della raccolta di dati attraverso le Regioni e le Province autonome, che ha consentito di monitorare il fenomeno e le sue tendenze nel corso degli ultimi 15 anni.
Il volume contiene l’analisi delle informazioni raccolte attraverso il Sistema informativo dell’offerta dei servizi sociali (SIOSS), articolazione del Sistema informativo unitario dei servizi sociali, istituito con il decreto legislativo 15 settembre 2017 n. 147. Come si spiega nel sito del Ministero, le informazioni acquisite attraverso il SIOSS permettono di «ricostruire un quadro sull’organizzazione dei servizi stessi e sulla modalità di gestione degli interventi rivolti ai minorenni. Esse, inoltre, consentono di quantificare il dimensionamento del fenomeno in termini di minorenni in carico allontanati dalla famiglia di origine con dati di dettaglio sul tipo di affidamento/collocamento classi di età e genere». Il rapporto è realizzato dall'Istituto degli Innocenti.
Vediamo nel dettaglio alcune delle principali evidenze che emergono dai dati.
Bambini e adolescenti accolti in affidamento familiare. Al 31 dicembre 2022 gli under 18 in carico in affidamento familiare risultano 16.382, numero che comprende tutte le forme di affidamento e i minorenni stranieri non accompagnati. Escludendo questi ultimi, i dati integrativi segnalano 15.218 minorenni in una qualche forma di affidamento familiare; considerando solo l’affidamento familiare per almeno 5 notti la settimana ed escludendo i bambini e gli adolescenti stranieri soli, i minorenni registrati sono pari a 12.507. «Questo dato, in riduzione rispetto all’annualità precedente – si legge nella pubblicazione -, risulta tuttavia coerente con altri registrati dalle rilevazioni passate. Le analisi condotte negli anni successivi all’insorgere della pandemia hanno evidenziato in alcune aree del Paese una flessione generalizzata del ricorso a questa forma di accoglienza alternativa per motivi connessi sia al rischio sanitario sia a maggiori preoccupazioni delle coppie e delle famiglie a seguito della crisi socioeconomica derivata dalla pandemia».
Le regioni in cui l’affidamento familiare risulta più diffuso con valori pari o superiori ai 2 casi per mille sono la Liguria e il Piemonte, mentre sul fronte opposto con valori inferiori a un affidamento ogni mille residenti si trovano l’Abruzzo, Bolzano e la Campania.
In merito all’età degli accolti, il rapporto evidenzia che l’85% dei minorenni in affidamento familiare ha più di 6 anni: le classi d’età 11-14 anni e 15-17 anni rappresentano rispettivamente il 29,4% e il 29% degli under 18 in affido familiare, mentre il 26,5% ha tra 6 e 10 anni. Nella classe d’età 3-5 anni ricade circa il 9% dei minorenni in affido, mentre il 3,8% ha meno di 2 anni. Per il 2,4% degli utenti il dato sull’età, non essendo obbligatorio nel SIOSS, non è disponibile.
Bambini e adolescenti accolti nei servizi residenziali per minorenni. Al 31 dicembre 2022 si registrano 25.301 minorenni accolti nei servizi residenziali, inclusi i bambini e gli adolescenti stranieri non accompagnati: 24% di questi è in Lombardia, l’11,4% in Sicilia, il 9% in Emilia-Romagna; seguono il Lazio, la Puglia e il Piemonte con quote intorno al 7%; la Campania (6%); la Toscana e il Veneto (intorno al 5%). La Liguria presenta una quota di poco superiore al 4%, mentre in tutte le altre regioni si riscontra un valore inferiore al 3%. I dati integrativi per il 2022 registrano 18.081 minorenni accolti in strutture residenziali al netto dei minorenni stranieri non accompagnati. «In termini relativi, in rapporto alla popolazione residente della corrispondente età di riferimento – si spiega nel volume -, risultano coinvolti circa 2 minorenni ogni mille bambini e adolescenti residenti di 0-17 anni. Il dato nazionale risulta in crescita rispetto alle precedenti rilevazioni e si osservano, come previsto, degli scostamenti a livello regionale dettati dalla differente impostazione territoriale della raccolta dei dati».
La distribuzione territoriale dei tassi di accoglienza dei bambini e dei ragazzi allontanati dal nucleo familiare di origine (al netto dei minorenni stranieri non accompagnati) e collocati nei servizi residenziali per minorenni mette in luce una certa eterogeneità regionale: si oscilla dai valori superiori al 3 per mille in Liguria (3,6) a valori di poco superiori all’1 per mille in Toscana e Abruzzo.
Il 46,4% dei minorenni accolti in strutture residenziali ha tra 15 e 17 anni, il 18,7% tra 11 e 14 anni, il 15,2% tra 6 e 10 anni. Nella classe d’età 3-5 anni ricade il 9,8% degli under 18 mentre l’8,1% ha meno di 2 anni. Il dato sull’età non è disponibile per circa l’1,8% dei casi.
La pubblicazione, intitolata I minorenni in affidamento familiare e nei servizi residenziali attraverso i dati SIOSS. Anno 2022, è disponibile sul sito del Ministero, nella notizia dedicata.
Altri materiali e notizie si trovano su questo sito alle tematiche Affidamento familiare e Servizi di accoglienza per minori, raggiungibili dal menù di navigazione “Temi”.