Metteteci la faccia per ricordare che la scuola è un diritto: questo è l'invito che la Ong Terre des Hommes rivolge agli internauti per il terzo anno consecutivo con la campagna Io sono presente, che vuole sfruttare il viral per diffondere la Global campaign for education a favore dell'istruzione di base globale.
La campagna è stata lanciata l'8 settembre scorso, in occasione della giornata mondiale dell'alfabetizzazione: la diffusione dell'istruzione primaria è uno dei millennium goal che l'Onu ha fissato per il 2015, ma sono ancora milioni i bambini che in tutto il mondo non hanno la possibilità di andare a scuola (l'Unesco li stima in 75 milioni). «L’attività scolastica – si legge nel sito della campagna di Terre des Hommes - promette ad ogni bambino una speranza concreta in una vita migliore e, nelle zone di conflitto, fornisce un supporto psicologico e terapeutico. Andare a scuola significa avere un futuro migliore rispetto alla famiglia d'origine, scongiurare le peggiori forme di sfruttamento, accedere alle cure sanitarie e raggiungere una maggiore consapevolezza dei propri diritti, senza discriminazioni di genere».
Per sensibilizzare l'opinione pubblica rispetto a uno dei problemi cruciali dell'infanzia, l'Ong sceglie un approccio innovativo: racconta la storia di Ariel - una bambina del Nicaragua che diventa simbolo delle condizioni in cui vive l'infanzia nei paesi poveri del mondo - attraverso una piattaforma che spinge all'interattività e all'uso del “viral”, il passaparola virtuale. Per dire “Io sono presente”, infatti, basta iscriversi e metterci letteralmente la faccia. Per partecipare serve solo essere muniti di una fotocamera, un pc, una linea internet, scaricare il Photo kit presente sul sito e caricare la propria immagine. Già in 300 hanno accolto l'invito di Terre des Hommes e hanno aderito con una foto.
Nel Photokit ci sono anche tutte le informazioni sull'iniziativa e sulla campagna di adozione a distanza di Terre des Hommes, utili anche per “allestire” un banchetto informativo alle proprie feste. In questo modo l'Ong intende «creare una community responsabile che, attraverso gesti molto semplici, darà valore alla difesa dei diritti dell’infanzia».
Gli utenti possono diventare a loro volta portavoce della causa dei bambini, parlando dell'iniziativa tra i propri amici (e un widget personalizzabile aiuterà a tenere il conto degli amici invitati) . Inoltre, è possibile contribuire e fare delle donazioni on line per migliorare la vita di Ariel e della sua famiglia, partendo da importi davvero minimi (un gallo, 10 euro) e arrivando ai 160 euro degli attrezzi di lavoro del padre bracciante o ai 255 del pollaio per la mamma. L'impostazione virale di quest'anno non esclude neanche i social network come Facebook e Twitter e mette a disposizione anche un banner scaricabile da aggiungere al proprio blog o al proprio sito.
In parallelo con questa scelta in favore della campagna 2.0, Terre des Hommes batterà anche gli eventi principali di quest'autunno: i prossimi appuntamenti sono oggi al Palaolimpico di Torino per il Festival Mito SettembreMusica e il 10 e 11 ottobre a Trieste in occasione della Barcolana. (mf)
