Livelli essenziali delle prestazioni, documento di proposte

01/04/2015 Tipo di risorsa: Titoli:

«Contribuire alla definizione da parte dello Stato dei “livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali” (di seguito, in sigla, LEP), in riferimento alle persone di minore età, in modo che essi siano garantiti su tutto il territorio nazionale e per tutti i minorenni»: è l'obiettivo del documento elaborato dal Tavolo di lavoro sui livelli essenziali promosso dall'Autorità Garante per l'infanzia e l'adolescenza.

Nel sito del Garante si spiega com'è nata la proposta contenuta nel documento, intitolato Verso la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali dei bambini e degli adolescenti: «in Italia manca una strategia politica che definisca le modalità per garantire prestazioni ovunque e a tutti i soggetti da 0 a 18 anni, come stabilito in materia di diritti civili sia dalla Costituzione sia dalla Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia. Disparità di trattamento da regione a regione e in certi casi da zona a zona; impossibilità di avere alcune prestazioni; assenza di standard strutturali e di strumenti normativi. Cosa fare allora? La proposta Verso la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni per i bambini e gli adolescenti ha anche lo scopo di essere uno stimolo al legislatore e al programmatore per fare ordine e garantire pari accesso ai diritti su tutto il territorio nazionale. Un compito assegnato all'Authority dalla sua stessa legge istitutiva (art.3)».

La proposta non ha l'intento di definire compiutamente i LEP, ma punta ad «individuare un approccio metodologico, fondato sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, per enucleare “tutte” le prestazioni (con i relativi “livelli”) che si ritiene siano “essenziali” per l'effettivo esercizio di tali diritti».

Le prestazioni di cui si parla nel documento «si riferiscono – a seconda dei casi - ad interventi specifici, puntuali e “servizi alla persona”, a standard strutturali, a strumenti normativi (da sviluppare ex novo ovvero da adottare per armonizzare e/o aggiornare norme esistenti), all'integrazione e coordinamento dell'azione dei diversi Enti preposti alla loro implementazione ovvero alla loro organizzazione in ordine alla realizzazione degli interventi stessi».

Il documento - promosso su impulso della rete Batti il Cinque, con il coinvolgimento dei Garanti regionali per l'infanzia e l'adolescenza, di altre realtà ed esperti sul tema – è stato illustrato il 30 marzo scorso a Roma, nel corso di un incontro a cui ha partecipato, fra gli altri, il ministro per le riforme costituzionali e per i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi.