L’impatto del Coronavirus sui bambini e gli adolescenti, rapporto Save the Children

23/10/2020 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

Con la pandemia di Coronavirus milioni di bambini e ragazzi, in Italia e nel resto del mondo, rischiano di diventare più poveri e vulnerabili. Il nuovo rapporto di Save the Children Proteggiamo i bambini. Whatever it takes traccia un quadro dell’impatto del Covid-19 sui più giovani da cui emergono conseguenze pesantissime sulla vita e sul futuro delle nuove generazioni, private di beni e opportunità essenziali per la loro crescita.

Secondo quanto evidenziato dal rapporto, diffuso in occasione del lancio della campagna Proteggiamo i bambini, in Italia il confinamento imposto nei mesi scorsi ha mostrato il lato più duro dell’impatto socioeconomico della crisi sanitaria. In base a una ricerca condotta da Save the Children nel mese di aprile, più di 4 famiglie su 10 (46,7%) con bambini tra gli 8 e i 17 anni, nel nostro Paese, hanno visto ridursi le risorse economiche a causa del Coronavirus; il 44,7% ha dovuto tagliare le spese alimentari, mentre una su tre (32,7%) ha dovuto rimandare il pagamento delle bollette (37,1% al Sud, e 43,8% nelle Isole) e una su quattro (26,3%) anche quello dell’affitto o del mutuo.   

Nel resto del mondo già prima dell’esplosione della pandemia 586 milioni di bambini vivevano in famiglie in situazione di povertà: un numero che per effetto della crisi dovuta al Covid-19 potrebbe aumentare di 150 milioni entro la fine dell’anno, portando così a oltre 700 milioni i minorenni in povertà, vale a dire circa uno su 3 al mondo. Solo nell’Africa subsahariana tra i 22 e i 33 milioni di bambini in più potrebbero essere spinti verso la povertà estrema.

Ai rischi per la salute e per la vita degli under 18 si aggiungono quelli legati alla chiusura delle scuole e all’aumento della povertà educativa.

Nel nostro Paese i lunghi mesi di lockdown e la necessità di far ricorso alla didattica a distanza hanno messo in luce il divario nell’accesso a internet e alle nuove tecnologie per i ragazzi che vivono nelle periferie più svantaggiate: in Italia uno studente su 8 non ha un laptop e più di 2 minorenni su 5 (42%) vivono in case prive di spazi adeguati per studiare. Fattori che rischiano di aggravare ulteriormente il tasso di dispersione scolastica, che in Italia, negli ultimi cinque anni, è oscillato tra il 14% e il 15%.

Nel mondo, dove un giovane su 3 non ha accesso al digitale e alle nuove tecnologie, 9,7 milioni di bambini e adolescenti rischiano di non tornare mai più a scuola, con conseguenze disastrose sulla loro vita e sul loro futuro, in particolare per le bambine e le ragazze.

Il rapporto è disponibile sul sito di Save the Children, nella sezione “Pubblicazioni”.