Il cambiamento climatico ha un impatto pesantissimo sulla vita di tutti, ma non bisogna dimenticare che a pagarne il prezzo più alto sono soprattutto i più piccoli. Secondo il nuovo rapporto dell’Unicef The coldest year of the rest of their lives. Protecting children from the escalating impacts of heatwaves, 559 milioni di bambini sono esposti ad un’alta frequenza di ondate di calore, mentre 624 milioni sono esposti a una delle altre tre condizioni di caldo elevato: durata elevata dell’ondata di calore, gravità elevata dell’ondata di calore o temperature estremamente elevate.
Lo studio mette in luce le conseguenze delle ondate di calore sui bambini e rileva che, anche mantenendo livelli più bassi di riscaldamento globale, in soli 30 anni saranno inevitabili ondate di calore più usuali per i più piccoli, in tutto il mondo.
Dalle stime del rapporto emerge che entro il 2050 tutti i 2,02 miliardi di bambini nel mondo saranno esposti a un’alta frequenza di ondate di calore, indipendentemente dal fatto che il mondo raggiunga uno “scenario a basse emissioni di gas serra” con un riscaldamento stimato di 1,7 gradi nel 2050 o uno “scenario ad altissime emissioni di gas serra” con un riscaldamento stimato di 2,4 gradi nel 2050.
I risultati evidenziano il bisogno urgente di adattare i servizi su cui i bambini fanno affidamento all’inevitabile impatto del riscaldamento globale. «Il rapporto – si legge nel sito dell’Unicef - sottolinea inoltre la necessità di continuare a mitigare gli effetti peggiori delle altre condizioni di caldo elevato, per prevenire gli impatti peggiori delle altre misure di riscaldamento, tra cui ondate di calore più lunghe e più calde e temperature estreme più elevate».
Nello studio si spiega che le ondate di calore sono dannose soprattutto per i bambini, che hanno una minore capacità di regolare la loro temperatura corporea rispetto agli adulti: «più i bambini sono esposti a ondate di calore, maggiori sono le loro probabilità di avere problemi di salute, comprese malattie respiratorie croniche, asma e malattie cardiovascolari. I neonati e i bambini piccoli sono esposti a più alti rischi di mortalità legata al caldo. Le ondate di calore possono avere effetti sull’ambiente in cui vivono i bambini, la loro sicurezza, nutrizione e accesso all’acqua, sull’istruzione e sul loro sostentamento futuro».
I dati mostrano che la durata delle ondate di calore elevate attualmente ha conseguenze su 538 milioni (o il 23%) dei bambini a livello globale. Un numero elevato, che salirà a 1,6 miliardi nel 2050 con un riscaldamento di 1,7 gradi e a 1,9 miliardi di bambini con un riscaldamento di 2,4 gradi. Proprio per questo nel rapporto si ribadisce l’importanza di misure urgenti e drastiche di mitigazione delle emissioni e di adattamento per contenere il riscaldamento globale e proteggere le vite umane.
Il documento è disponibile sul sito dell’Unicef, nella notizia dedicata.
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