Legge 285 e Città riservatarie nel Quaderno 53

La relazione sullo stato di attuazione della legge 285/1997 per l'anno 2010, pubblicata nel Quaderno 53 del Centro nazionale, offre un quadro ampio e articolato delle attività di confronto e coordinamento che coinvolgono il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e le quindici Città riservatarie alle quali è destinato il fondo istituito dalla legge 285.

Il volume, a cura di Donata Bianchi e Cristina Mattiuzzo, è suddiviso in due parti, precedute da un'introduzione che illustra i principali risultati del percorso di analisi complessivo.

La prima parte dà conto del lavoro di rete e delle iniziative del Tavolo di coordinamento tecnico tra il Ministero e le Città riservatarie, si sofferma sulla prima mappa di indicatori di contesto e di benessere dell'infanzia e dell'adolescenza nelle 15 Città elaborata dagli statistici del Centro nazionale e presenta, infine, un'analisi delle programmazioni locali delle 15 Città in relazione alla programmazione regionale e alla progettualità sostenuta con il fondo 285 per l'anno 2010. Nella seconda parte, invece, si approfondiscono alcune aree di interesse individuate in sede di Tavolo di coordinamento: la promozione del gioco e il diritto al gioco, il contrasto della dispersione scolastica e del rischio di esclusione sociale, il sostegno della genitorialità nei primi anni di vita del bambino e l'affidamento familiare.

Il lavoro di rete del Tavolo di coordinamento tecnico, si spiega nell'introduzione, «rappresenta un prezioso laboratorio di pensiero avente l'obiettivo di favorire azioni di empowerment dirette a promuovere una crescita dei sistemi di governance e dei servizi sociali attraverso la creazione e l'utilizzo di strumenti condivisi».

Nel 2010 «sono proseguite le attività seminariali interne al Tavolo e contemporaneamente hanno avuto sviluppo alcune azioni strategiche finalizzate a creare una progettualità condivisa tra le Città allo scopo di ottimizzare il know how e le risorse, nonché sperimentare modalità efficaci di trasferibilità delle esperienze di lavoro sociale più interessanti e significative»: Pippi, Programma di intervento per la prevenzione dell'istituzionalizzazione e SinBa, progetto per l'implementazione di un Sistema informativo sulla cura e la protezione dei bambini e delle loro famiglie.

Il primo, realizzato dal Ministero in collaborazione con il Laboratorio di ricerca e intervento in educazione familiare dell'Università di Padova e dieci Città riservatarie, ha avviato un percorso sperimentale che si propone di offrire strumenti di lavoro innovativi agli operatori impegnati nella presa in carico di minori e famiglie in difficoltà, mentre il secondo «mira a strutturare un sistema di flussi informativi stabili per l'acquisizione di informazioni individuali relative alle prestazioni erogate ai minori di età e alle loro famiglie in difficoltà».

La costruzione di una prima mappa di indicatori di contesto e di benessere dell'infanzia e dell'adolescenza nelle 15 Città ha perseguito vari obiettivi, elencati nell'introduzione, fra i quali: allargare l'analisi proposta nella Relazione al Parlamento a dati quantitativi diversi da quelli derivanti dalla Banca dati dei progetti (consultabile in questo sito) e incentivare il protagonismo delle Città riservatarie nella raccolta dei dati.

L'analisi delle programmazioni locali delle 15 Città in relazione alla programmazione regionale e alla progettualità sostenuta con il fondo 285 per l'anno 2010 ha messo in luce vari aspetti, fra cui la rilevanza assegnata alla dimensione familiare «quale contesto entro cui sono ricondotte le politiche per l'infanzia e l'adolescenza». (bg)