Coppie adottive e minori adottati in calo anche nel 2013. I dati provvisori del report della Commissione per le adozioni internazionali sui fascicoli relativi allo scorso anno confermano il trend decrescente del 2012, anche se la flessione registrata nel 2013 risulta comunque inferiore a quella rilevata nell'anno precedente.

Secondo i dati forniti dall'analisi preliminare, realizzata in collaborazione con l'Istituto degli Innocenti di Firenze, le coppie che hanno adottato minori stranieri nel 2013 sono state 2.291, mentre i minori autorizzati all'ingresso in Italia sono stati 2.825: per le coppie si registra un decremento del 7,2 per cento rispetto al 2012 e per i minori una diminuzione del 9 per cento. La flessione è dovuta principalmente al rallentamento delle attività in Colombia, Brasile e Ucraina.

Lombardia, Toscana e Lazio si confermano le regioni con il maggior numero di coppie adottanti: rispettivamente 409, 241 e 240. Le seguono il Veneto (224), la Campania (188), il Piemonte (149), l'Emilia-Romagna (143) e la Puglia (135).

Le coppie adottive, si legge nel report, «conservano le caratteristiche già segnalate nell'anno 2012 (prevalenza di coniugi con titolo di studio medio-superiore, appartenenti a categorie lavorative impiegatizie, delle libere professioni e degli insegnanti), con l'accentuazione di alcune tendenze in atto già negli anni precedenti».

I minori adottati provengono principalmente da cinque Paesi: Federazione Russa, Etiopia, Polonia, Brasile e Colombia. La Federazione Russa resta il primo Paese di provenienza, con 730 minori entrati in Italia nel 2013, pari al 25,8 per cento del totale. L'Etiopia è il secondo Paese di provenienza (con 293 minori), seguito dalla Polonia (202), dal Brasile (187) e dalla Colombia (179).

I dati «confermano, come nel 2012, la stabilizzazione dell'incremento delle adozioni nelle regioni meridionali, con il 31,1 per cento del totale dei minori autorizzati all'ingresso nel 2013».

In lieve diminuzione l'età media dei minori adottati: 5,5 anni rispetto ai 5,9 del 2012. (bg)