La condizione dell'infanzia nel mondo, rapporto Unicef

14/12/2017 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

Nel 2016 ben 57.335 indirizzi web contenevano materiale pedopornografico; di questi, il 60% era ospitato su server situati in Europa e il 37% in Nord America. Sono alcuni dati del nuovo rapporto dell’Unicef La condizione dell’infanzia nel mondo 2017: Figli dell’era digitale, una fotografia della condizione dei bambini e degli adolescenti di oggi da cui emerge che c’è ancora molto da fare per proteggere i più piccoli dai rischi del mondo digitale e aumentare il loro accesso a contenuti online sicuri.
Secondo i dati Unicef i più connessi sono i giovani: nel mondo il 71% di loro è online, comparato al 48% della popolazione totale.
Il rapporto presenta un’analisi dei diversi modi in cui la tecnologia digitale incide sulle vite delle nuove generazioni, identificandone pericoli e opportunità. «I governi e il settore privato – spiega l’Unicef - non sono stati al passo con i cambiamenti, esponendo i bambini a nuovi rischi e pericoli e lasciando indietro milioni di bambini appartenenti ai ceti sociali più svantaggiati».
Il rapporto analizza i benefici che la tecnologia digitale può offrire ai minorenni più svantaggiati, come aumentare il loro accesso alle informazioni e sviluppare competenze per il settore lavorativo digitale. L’indagine rivela che milioni di bambini stanno perdendo questa occasione: circa un terzo dei minorenni nel mondo – 346 milioni in tutto – non sono online. I giovani africani sono i meno connessi, con circa 3 giovani su 5 offline, mentre in Europa solamente un giovane su 25 non è online. Questo divario (digital divide) aggrava le disuguaglianze e riduce la capacità dei giovanissimi di partecipare a un’economia sempre più digitalizzata.
La pubblicazione contiene anche un sondaggio sul rapporto tra i giovani e il web che ha coinvolto i ragazzi tra i 13 e i 24 anni di 26 Paesi, con 63.000 risposte ottenute.