IX Atlante dell’infanzia a rischio di Save the Children

20/11/2018 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

È dedicato alle periferie educative in Italia il IX Atlante dell’infanzia a rischio di Save the Children, una mappa dei divari economici, sociali e culturali che espongono bambini e adolescenti al rischio di vulnerabilità.
Il volume mette in evidenza che non sono solo le condizioni economiche del nucleo familiare a pesare sul futuro dei minorenni in povertà assoluta (il 12,1% dei bambini e degli adolescenti nel nostro Paese), ma anche l’ambiente in cui vivono: «pochi chilometri di distanza, tra una zona e l’altra – spiega Save the Children -, possono significare riscatto sociale o impossibilità di uscire dal circolo vizioso della povertà».
Secondo i dati dell’Atlante, a Napoli, i 15-52enni senza diploma di scuola secondaria di primo grado sono il 2% al Vomero e quasi il 20% a Scampia, a Palermo il 2,3% a Malaspina-Palagonia e il 23% a Palazzo Reale-Monte di Pietà, mentre nei quartieri benestanti a nord di Roma i laureati (più del 42%) sono quattro volte quelli delle periferie esterne o prossime al Grande Raccordo Anulare nelle aree orientali della città (meno del 10%). Ancora più forte la forbice a Milano, dove a Pagano e Magenta-San Vittore i laureati (51,2%) sono sette volte quelli di Quarto Oggiaro (7,6%).
Differenze sostanziali tra una zona e l’altra riguardano anche i Neet, ovvero i ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non studiano più, sono senza lavoro e non sono inseriti in alcun circuito di formazione: nel capoluogo lombardo, in zona Tortona, sono il 3,6%, meno di un terzo di quelli di Triulzo Superiore (14,1%), mentre a Genova sono il 3,4% a Carignano e il 15,9% a Ca Nuova, e a Roma il 7,5% a Palocco e il 13,8% a Ostia Nord.
Il volume rivela inoltre che sono quasi 3,6 milioni i minorenni che vivono nelle 14 principali aree metropolitane del Paese (2 su 5 del totale in Italia). Questi bambini e adolescenti «crescono spesso in zone o quartieri sensibili che possiamo definire “periferie” da tanti punti di vista differenti, non solo rispetto alle distanze dal centro città, ma in base ai diversi deficit urbanistici, funzionali o sociali dei territori. Sono ad esempio “periferie funzionali” i quartieri dormitorio, “svuotati” di giorno per effetto dei grandi flussi pendolari verso i luoghi di lavoro, privi di opportunità e poveri di relazioni sociali».
Il volume, pubblicato da Treccani, sarà disponibile nelle librerie italiane dal 29 novembre. Una versione multimediale e interattiva è online: https://atlante.savethechildren.it.