Investire nell'infanzia, nuova fase del progetto Tfiey

05/01/2016 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

A fine 2015 si è concluso il percorso triennale del progetto Tfiey (Transatlantic forum on inclusive early years) e si è aperta una nuova fase dell'iniziativa, con il lancio del bando nazionale Infanzia, Prima e del terzo convegno annuale Tfiey Sistemi integrati e multilinguismo nei servizi per la prima infanzia, in programma il prossimo 27 gennaio, a Roma.

Il bando - promosso dalla Fondazione con il sud, dalla Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione Cariplo e rivolto a partenariati pubblico-privati rappresentativi dei territori di riferimento - mette a disposizione un milione di euro per progetti innovativi dedicati all'educazione e alla cura dei bambini tra gli 0 e i 6 anni.

Questi gli obiettivi di Infanzia, Prima: ampliare e qualificare le possibilità di accesso ai servizi di educazione e cura da parte di bambini della fascia d'età 0-6 anni che appartengono a famiglie svantaggiate o che vivono in territori disagiati e incrementare la fruizione dei servizi da parte di minori della stessa fascia d'età e delle rispettive famiglie attraverso soluzioni innovative, modulari e flessibili. Le idee progettuali devono essere inviate entro il 15 febbraio 2016. Il bando e le indicazioni sulle modalità per partecipare sono disponibili sul sito della Compagnia di San Paolo e sul sito dedicato a Tfiey Italia.

Il convegno ha l'obiettivo di sintetizzare i principali risultati dei seminari realizzati nel 2015 nell'ambito del progetto sui temi dell'integrazione tra servizi, del multilinguismo e delle identità culturali nella prima infanzia. Durante la giornata di studio, inoltre, verranno presentate le buone pratiche selezionate a seguito della terza call di Tfiey per la ricerca di esperienze innovative nella prima infanzia, e verrà presentato il volume Investire nell'infanzia è coltivare la vita. Il futuro è nelle nostre mani.

Il progetto, coordinato dalla Compagnia di San Paolo in collaborazione con la Fondazione Zancan e altre realtà, mira a «costruire un network italiano di persone impegnate nella cura e nell'educazione della prima infanzia e nella prevenzione della povertà infantile. La sfida è di riuscire a costruire una rete, un tavolo di discussione permanente, per riunire e far dialogare tra loro autorità pubbliche nazionali e locali, operatori, professionisti del terzo settore, ricercatori, magistrati, giornalisti, educatori e opinion leader, alla ricerca di soluzioni e pratiche condivise a difesa dell'infanzia». (bg)