Come scegliere e integrare le diverse tecnologie nella didattica? A questa domanda cercheranno di rispondere i relatori del convegno organizzato dal Centro studi Erickson La scuola nell'era digitale. Insegnare e educare tra smartphone e tablet. Le due giornate, in programma a Trento l'1 e 2 marzo, affronteranno il tema da diversi punti di vista: «da quello più pratico-disciplinare relativo a come utilizzare la tecnologia nella didattica, alle implicazioni psicologiche e pedagogiche, agli aspetti legali, sociali e delle relazioni con le famiglie».
Il convegno, rivolto a docenti, educatori e formatori, vuole offrire ai partecipanti «quelle conoscenze e competenze necessarie per saper scegliere e integrare nei processi didattici, in maniera efficace ed efficiente, le diverse tecnologie», diventate oggi, per i ragazzi, strumenti quotidiani di comunicazione e socializzazione. Uno degli obiettivi delle due giornate di formazione è proprio questo: far acquisire la consapevolezza dell'impatto che le nuove tecnologie hanno sulla costruzione dell'identità, la comunicazione e la socializzazione di bambini e ragazzi.
Durante il convegno si parlerà della trasformazione dei modelli educativi, delle radici emotive e relazionali dell'uso problematico delle tecnologie, dell'identità in Rete e di molti altri argomenti, come la privacy e il copyright a scuola, il rapporto tra tecnologie e disturbi di apprendimento e il ruolo del Garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza.
Sono previsti interventi di blogger, giornalisti, psicologi, insegnanti e altri esperti, tra i quali: Michele Facci, del Centro studi Erickson; Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta; Marco De Amicis, portavoce del Garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza; Silvana Giancane, avvocato esperto in materia di privacy e di problematiche legate al mondo delle tecnologie della comunicazione; Marco Lodoli, giornalista, scrittore e insegnante. (bg)
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