Incontri con i ragazzi per combattere la povertà educativa

01/12/2017 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

La manifestazione nazionale #Conibambini – Tutta un’altra storia, inaugurata il 27 novembre scorso a Torino, fa tappa a Reggio Emilia. Il secondo appuntamento della campagna promossa dall’impresa sociale Con i bambini si svolgerà il 6 dicembre, nell’Aula Magna Manodori dell’Università di Modena e Reggio Emilia (via Allegri, 15).
La manifestazione, che rientra nelle iniziative di comunicazione sociale del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, prevede una serie di incontri in diverse città italiane con i ragazzi e le comunità educanti dei territori (scuola, famiglia, terzo settore, fondazioni, enti locali, università, ecc.), mirati all’ascolto e alla condivisione di idee e buone pratiche di alleanze educative e di contrasto alla povertà educativa minorile.
All’incontro del 6 dicembre, dedicato al tema La città dei bambini, dal nido all’università. Il modello reggiano contro la povertà educativa, interverranno rappresentanti istituzionali, esperti, ragazzi, docenti e organizzazioni del terzo settore.
«La storia emiliana – spiegano gli organizzatori - è da sempre un esempio virtuoso di investimento culturale ed economico nei confronti dell’infanzia, intesa come bene di tutti. L’interesse per l’educazione è fortemente radicato nel tessuto sociale ed è di metà Ottocento la prima istituzione per l’infanzia gratuita e rivolta in particolare ai bambini poveri. Pietro Manodori, sindaco e benefattore, aprì infatti a Reggio Emilia un asilo con l’intento di fornire un’istruzione e cure mediche ai minori delle classi meno abbienti. Nello stesso periodo, vengono inaugurate strutture per l’infanzia all’interno di fabbriche e aziende agricole della zona. Il modello reggiano è oggi conosciuto a livello internazionale come “Reggio Emilia Approach”, un approccio pedagogico maturato a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso e che ha creato un sistema misto di gestione delle scuole d’infanzia particolarmente innovativo e, per l’epoca, rivoluzionario. Si può quindi, a buon diritto, parlare di Reggio Emilia come “la città dei bambini”».
I prossimi incontri si terranno a Milano, Napoli, Brindisi, Catania. L’appuntamento conclusivo (Roma, primavera 2018) prevede la consegna simbolica alle istituzioni delle storie e delle buone pratiche raccolte durante la campagna.

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