È online il report dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia) Carla Garlatti Scuola e inclusione: dico la mia. Il documento raccoglie i risultati della consultazione pubblica sull’inclusione scolastica degli studenti con disabilità promossa dall’Authority, che ha coinvolto oltre seimila ragazzi di età compresa tra i 14 e i 19 anni.
Secondo quanto evidenziato dal report, il 43,5% dei giovani ha assistito o è venuto a conoscenza di episodi di bullismo nei confronti di studenti con disabilità e il 36,5% ha dichiarato di non sapere come comportarsi o a chi rivolgersi. Il 22%, inoltre, pensa che il compagno o la compagna con disabilità disturbi il normale svolgimento delle lezioni, mentre il 46,5% ritiene che non influisca e il 10,4% è convinto che la presenza sia di supporto alle lezioni. Il 21% ha scelto di non esprimersi perché “non ha mai avuto studenti con disabilità in classe”.
Altri dati rivelano che sei su dieci tra i partecipanti alla consultazione non hanno mai chiesto agli insegnanti come comportarsi con un compagno con disabilità. Il 38,2% dichiara di aver ricevuto dai docenti indicazioni su come comportarsi, mentre il 33,4% afferma di non averle ricevute. Rispetto alla preparazione degli insegnanti di sostegno la metà (50,5%) pensa che quelli preparati siano pochi.
La maggior parte dei ragazzi (53,8%), inoltre, trova gli edifici scolastici abbastanza adeguati alle esigenze delle persone con disabilità fisica, mentre solo il 26,8% li ritiene adeguati a chi ha disabilità psichiche e il 16,2% a chi ha difficoltà sensoriali.
Il 58% trova la propria classe poco inclusiva, mentre a livello individuale il 55% dichiara di essere “abbastanza accogliente” e il 21,4% “molto accogliente”. Sei su dieci (62,1%), infine, sono convinti che vi siano momenti che tendono a escludere gli alunni con disabilità.
Dalla pubblicazione emerge anche che oltre la metà dei ragazzi (52,9%) ritiene necessario investire nella formazione dei docenti, mentre l’11,9% pensa che sia necessario aumentare il numero degli insegnanti di sostegno. Contano per gli studenti anche le campagne di sensibilizzazione e i momenti di confronto (25%), gli investimenti sugli psicologi scolastici (26,5%) e in edilizia scolastica (30,4%).
La maggior parte dei giovani (57,8%) ha dichiarato di non frequentare coetanei con disabilità e solo il 12% di frequentarli spesso. Sei studenti su dieci (60,6%) sono entrati in contatto con ragazzi con disabilità fuori dal contesto scolastico.
Per oltre la metà dei partecipanti alla consultazione (57,8%) esistono contesti più inclusivi della scuola: le associazioni sportive (28,7%), le associazioni di volontariato (23%), gli oratori (20,9%) e le associazioni culturali (18,4%).
Si può consultare il report sul sito dell’Agia.
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