Il rischio sismico secondo studenti e genitori

30/11/2009

Poco informati e scettici sulla sicurezza delle scuole, ma certi dei comportamenti corretti da tenere in caso di terremoto: è questo il ritratto di studenti e genitori che emerge dall'Indagine su conoscenza e percezione del rischio sismico realizzata da Cittadinanzattiva e dal Dipartimento della protezione civile.

L'indagine, presentata il 24 novembre a Roma, alla vigilia della Settima Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, è stata condotta fra dicembre 2008 e marzo 2009 su un campione di quasi 5.000 studenti delle scuole secondarie, inferiori e superiori e circa 2.000 genitori.

Dai questionari rivolti a ragazzi e adulti emerge che il 36 per cento degli studenti ritiene che il terremoto colpisca a caso. La percentuale sale fra i genitori (40 per cento). Ad alimentare questo atteggiamento fatalistico contribuiscono la disinformazione e qualche credenza popolare: il 15 per cento degli studenti e l'11 per cento degli adulti pensa che osservare le reazioni degli animali sia efficace per prevedere il terremoto. A ulteriore conferma della scarsa informazione, la bassa percentuale di ragazzi e genitori che sanno che i terremoti colpiscono sempre le stesse zone, identificate sulla base del livello di sismicità: rispettivamente il 31 e il 43 per cento. Studenti e adulti dimostrano di sapere poco anche sul Piano comunale di emergenza: solo uno studente su quattro e un genitore su tre sa che esiste nel proprio Comune.

Sulla sicurezza degli edifici scolastici, i dati evidenziano un clima di generale incertezza: solo il 35 per cento degli studenti ritiene che la propria scuola sia sicura, il 21 per cento afferma il contrario, mentre il 44 per cento è dubbioso. Fra le motivazioni della presunta insicurezza della scuola, il fatto che si tratta di un edificio di vecchia costruzione (86 per cento), la presenza di crepe (52 per cento), infiltrazioni e segni di umidità (41 per cento). La maggior parte dei genitori ignora le caratteristiche della scuola frequentata dai propri figli: il 62 per cento non conosce l'anno di costruzione, il 63 per cento non sa se sia stata costruita secondo norme antisismiche, né se siano stati effettuati interventi strutturali (70 per cento).

Più confortanti, invece, i dati sui comportamenti corretti da tenere in caso di terremoto, esperienza vissuta da molti ragazzi e adulti coinvolti nell'indagine: l'81 per cento degli studenti e il 75 per cento dei genitori indica i comportamenti corretti da tenere durante la scossa di terremoto, mentre l'80 per cento dei ragazzi e il 73 per cento degli adulti sa cosa occorre fare dopo. A questo proposito, si rivela fondamentale l'attività di prevenzione, svolta nel 90 per cento delle scuole.

L'indagine e la Giornata fanno parte della campagna Impararesicuri, promossa da Cittadinanzattiva con l'obiettivo di sensibilizzare cittadini e istituzioni sul tema della sicurezza nelle scuole. In occasione della Giornata  - a cui hanno partecipato 10.000 scuole di tutta Italia, organizzando simulazioni, convegni e altri eventi – è stata avviata la seconda indagine sulla conoscenza del rischio sismico ed è stato distribuito l'opuscolo realizzato da Cittadinanzattiva in collaborazione con il Dipartimento della protezione civile Quando la terra trema, che contiene informazioni e consigli utili per affrontare il terremoto. (bg)