Il prezzo di crescere in un ambiente violento

25/05/2009

L'esposizione alla violenza non ha solo conseguenze psicologiche su bambini e adolescenti. Li espone anche a ricadute fisiologiche che, a lungo andare, possono creare veri e propri problemi di salute. Lo suggerisce uno studio del Dipartimento di salute pubblica dell'Università di Harvard, pubblicato un paio di mesi fa sullo Springer's International Journal of Behavioral Medicine.

Secondo l'équipe coordinata dalla dottoressa Shakira Franco Suglia, i minori in età scolastica che assistono a episodi di violenza o vivono in ambienti urbani dove la violenza è all'ordine del giorno mostrano sintomi di stress post traumatico quasi analoghi a quelli dei bambini abusati o maltrattati. La ricerca, che ha preso in esame 28 bambine e 15 bambini di età compresa tra 7 e 13 anni (il 46% di origine ispanica).  mette in luce infatti l'alterazione dei livelli di cortisolo, il cosiddetto ormone dello stress: normalmente esso viene prodotto in misura maggiore al risveglio per poi scendere in maniera drastica durante la giornata.  
Questo ciclo viene modificato da stati di stress cronico o da precoci esperienze traumatiche, come un crescente numero di studi sta dimostrando proprio per i minori vittime di violenze: il livello infatti viene risulta più alto nel pomeriggio e alla sera. Questi sbalzi del cortisolo, possono influenzare la produzione dell'ormone in età adulta e avere conseguenze nocive sul sistema immunitario e sulla produzione di grasso addominale, aumentando il rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari e diabete. «Sono necessarie ulteriori ricerche per confermare questi riscontri preliminari – conclude la dottoressa Franco Suglia – se i sintomi di stress post traumatico sono il risultato delle esperienze che questi bambini affrontano come conseguenze degli ambienti urbani violenti in cui vivono, un grande numero di bambini potrebbe soffrire di questo problema».

«La ricerca tende a confermare quanto altre ricerche hanno ormai già validato a livello internazionale grazie a  studi condotti con adulti vittime di violenze in età minore o direttamente con bambini vittime di violenze», commenta Donata Bianchi, ricercatrice dell'Istituto degli Innocenti di Firenze.
Per l'Oms, infatti, «la violenza è un problema primario di salute pubblica». Nel suo rapporto 2006 l'Organizzazione mondiale della sanità riconosce che oggi esistono «dati sufficientemente validati a livello internazionale per affermare che numerose forme di malattie in età adulta - tumori, malattie croniche, disturbi gastrointestinali, ischemie, eccetera - sono correlabili ad abusi subiti nel corso dell’infanzia». Bianchi ricorda anche che alcune  ricerche «indicano che le donne vittime di abuso sessuale nell’infanzia soffrono di disturbi fisici cronici e riportano un maggior numero di interventi chirurgici e ospedalizzazioni rispetto a donne che non hanno subito abuso sessuale». Questi effetti fisici, psicologici e cognitivi, osserva la ricercatrice dell'Idi, «sono più gravi e perduranti quanto più si cronicizza l'esposizione alla violenza».

Anche la ricerca retrospettiva Percorsi di vita: dall’infanzia all’età adulta. Formazione, lavoro, relazioni affettive e familiari, salute e violenza, realizzata dal Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza nel periodo 2005-2006 e pubblicata nel Quaderno 40, ha confermato l’esistenza di effetti a lungo termine delle esperienze traumatiche infantili  connesse a situazioni di trascuratezza, maltrattamenti fisici e maltrattamenti psicologici di grave entità, nonché a situazioni di violenza assistita e a  forme di abuso e sfruttamento sessuale.
I dati raccolti nel corso delle 2320 interviste basate su un questionario che  proponeva  domande anche sulla frequenza di 19 specifiche categorie di disturbi fisici e psicologici (asma, disturbi gastrointestinali, sintomi depressivi , ecc.) e di  comportamenti a rischio per la  salute (uso di alcool, droghe, ecc.) rivelano che il gruppo di coloro che affermano di aver subito forme di maltrattamento grave e/o abuso sessuale è quello che riporta una maggiore presenza e frequenza di disturbi fisici.(mf)