Il castello conquistato dalle scuole

24/03/2009

Questa volta il Castello di Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, non è stato conquistato a suon di cannonate e nemmeno a colpi di ariete. L'espugnazione è avvenuta in modo pacifico ma rivoluzionario con la tecnologia e la fantasia. Gli autori della conquista non sono le armate con la bombarda e gli archibugi ma una dozzina di classi elementari e medie del territorio.

Le armi? Internet, telefonino e soprattutto tanta immaginazione che hanno portato una marea di idee per la ristrutturazione e l'uso dei locali dell'antico castello.

Ma veniamo ai fatti. Il bel maniero - a pianta quadrilatera con torrioni angolari troncoconici e il classico fossato tipico dei castelli - venne edificato nel 1352 dal marchese Giovanni II Paleologo detto il Guerriero. Oggi è patrimonio dello stato ma da vent'anni stava andando in rovina e con il crollo delle sue vecchie mura se ne sarebbe andata anche una fetta di storia del territorio alessandrino.

Ecco l'idea: la progettazione partecipata. Ragazze e ragazzi di una dozzina di scuole elementari della zona sono stati coinvolti nel progetto di ristrutturazione non come muratori o scalpellini ma come futuri fruitori degli spazi.

Allora mentre i lavori andavano avanti, bambini e ragazzi si ingegnavano a inventare gli stendardi del castello e a immaginare quale utilizzo fare dei locali. Mentre il dibattito proseguiva - a voce in classe e via Facebook e Geoblog con le altre scuole - le idee maturavano.

Ora che i lavori sono terminati, il supporto dei ragazzi è stato importante. Non solo hanno portato consigli utili alla comunità ma alunni e studenti hanno anche studiato la Storia in modo diverso e divertente. I rinnovati locali del maniero ora ospitano la Biblioteca delle ragazze e dei ragazzi e un InfoPoint per aiutare i giovani nella ricerca del lavoro; la Manica del castello è diventato uno spazio polifunzionale dedicato alla musica, agli incontri culturali e alle mostre ed è stata creata la Vetrina del Monferrato con uno spazio Enoteca per la degustazione e la conoscenza dei vini monferrini.

Con l'inaugurazione della ristrutturazione del castello, oggi sono anche possibili le visite e qui si vede la fantasia e la creatività dei ragazzi che sanno maneggiare le nuove tecnologie con maggior disinvoltura degli adulti. Sulle pareti dei locali del maniero sono stati affissi dei mobtag – codici grafici composti da strani disegni geometrici con funzioni simili ai codici a barre creati dai ragazzi - che formano un percorso. I mobtag, attraverso una guida elettronica che ne rileva i dati, permettono al visitatore di leggere tutte le informazione sul castello e la sua storia. (sp)