Come cambia la vita delle famiglie e soprattutto dei bambini e degli adolescenti nei paesi dell'Unione? Nel Quaderno del Centro Nazionale n.44, "I numeri europei", per la prima volta vengono confrontati i dati dei 27 Paesi, attraverso quattordici aree tematiche.
L'Europa è cresciuta. Agli storici 15 paesi si sono aggiunti i 10 del blocco dell'Est e dal 1 gennaio 2007, sono entrate nell'Unione Europea Bulgaria e Romania. Ma come è la vita di famiglie e soprattutto di bambini e degli adolescenti nei paesi dell'Unione? Non è nuovo questo tema, ma per la prima volta è stato fatto un confronto tra tutti i 27 paesi con risultati interessanti. Il lavoro è stato curato da Gildo Ciccotti, Enrico Moretti e Roberto Riccotti, ricercatori dell'area statistica del Centro Nazionale .
Si tratta del quarto quaderno dei Numeri europei, edizione 2007, che trattano l'infanzia e l'adolescenza in cifre, il n. 44 della collana Questioni e documenti. Il volume, 178 pagine, contiene mappe, tabelle e tavole ricavate da dati raccolti da fonti statistiche provenienti da Eurostat, Onu, Unesco, Oms, Oecd (Organisation for economic cooperation and development) a European centre for drugs and drug addiction.
La ricerca copre quattordici aree tematiche che vanno dai matrimoni e divorzi alle interruzioni di gravidanza dagli incidenti stradali all'uso di tabacco, alcool e droghe, toccando anche il tema delle nascite, l'istruzione, il lavoro e i dati sui suicidi. Un panorama piuttosto ampio al cui interno troviamo anche alcune riflessioni. Sono un contributo di Donata Bianchi, sociologa del Centro nazionale, sul monitoraggio sul maltrattamento all'infanzia di Donata Bianchi e un articolo di Pierluigi Brombo, funzionario del Comitato economico e sociale europeo, sull'integrazione scolastica dei minori immigrati.
Le comparazioni sottolineate nel volume fanno emergere con forza fronti sui quali i bambini e gli adolescenti dell’Unione mostrano opportunità diversificate in termini di fruizione e accessibilità dei propri diritti. Sulla base dei dati raccolti è infatti auspicabile l’implementazione di politiche coordinate ed efficaci a livello europeo.
"Per la prima volta abbiamo una fotografia dei 27 paesi con i dati comparabili. E' interessante osservare in che modo stanno cambiando le famiglie a livello europeo - osserva Moretti - una delle cose che ci ha colpito durante la raccolta e l'elaborazione dei dati è stata la percentuale di bassa natalità dei paesi dell'est Europa, molto vicini ai paesi dell'area mediterranea mentre hanno un'alta percentuale di separazioni e divorzi molto vicina ai paesi del nord Europa".
Se l'Italia, secondo i dati del 2004, ha un quoziente di natalità di 9.7, troviamo Lettonia e Lituania con 8.8, Slovenia e Bulgaria con 9.0, Polonia con 9.3, distanti dai paesi del nord Europa che vedono l'Irlanda con un quoziente di natalità 15.3, Francia con 12.9 e Regno Unito con 12.0 e Svezia con 11.2.
Colpisce il numero delle spose minorenni in Romania: ogni 1000 matrimoni, nel 2004, risultano essere oltre 45. Segue il Portogallo con 15,11 e la Grecia con 12,05. L'Italia è a 1,69 (dati 2002) mentre la Svezia è con 0,46 in fondo alla classifica.
Alto il numero dei divorzi nei paesi dell'est Europa, molto vicino alla tendenza dei paesi nordici. A parte il Belgio che nel 2004 ha raggiunto 72,1 divorzi ogni 100 matrimoni, l'Estonia raggiunge il 69,1, seguita dalla Repubblica Ceca con il 64,3 con l'Ungheria con 56,3. In Italia siamo attorno al 17% (2003) mentre il Spagna arriva al 23,6% e in Grecia al 24%. In Italia amenta il numero delle coppie che hanno figli fuori dal matrimonio, anche se la percentuale (15%) è bassa rispetto al 55% della Svezia e al 42% del Regno Unito.
Ma che rapporto hanno i ragazzi con tabacco, alcool e stupefacenti? I dati sui ragazzi e ragazze tra 15 e 16 anni ci dicono che su 100 minori della stessa età la media è uguale (35) sull'uso del tabacco nell'ultimo mese mentre 30 ragazzi hanno fumato nella vita almeno 40 volte contro 37 ragazze. Austria, Bulgaria e Germania sono i paesi dove i 15enni fumano di più mentre la maggiori fumatrici sono le ragazzine bulgare.
Dall'indagine, nell'ultimo mese, ha preso almeno tre sbronze il 14% dei maschi e il 9% delle ragazzine. La Danimarca ha il primato con il 30% dei maschi, seguita dall'Irlanda con il 27% e da Austria e Regno Unito con il 22%. I paesi che vedono le ragazze sbronzarsi maggiormente sono Irlanda e Regno Unito (25%) seguiti da Danimerca (21%) e Finlandia (17%).
Pare invece che l'uso della cannabis tra i 15-16enni dia il primato alla Repubblica Ceca dove (dati 2003) la utilizzano 44 ragazzi su 100. Seguono la Spagna con il 41% e Francia e Regno Unito con il 30% (in Italia siamo al 19%). Cipro e Irlanda invece hanno il maggiore uso di inalanti con il 18% mentre a Malta li utilizzano il 16% e in Grecia il 15% (Italia è al 4%).
Il paese che fa maggiore uso di anfetamine è l'Estonia (7%) mentre ecstasy e altri allucinogeni vengono utilizzati dai ragazzi cechi (rispettivamente 8% e 6%) seguiti dai minorenni del Regno Unito (5% e 2%) e dai giovani spagnoli con il 3% (in Italia l'ecstasy viene assunta dall'1% mentre LSD e altri allucinogeni arrivano al 2%).
Un'indagine interessante che sicuramente ci fa capire meglio cosa succede nell'Europa del terzo millennio e un utile strumento per gli addetti ai lavori. (sp)
La pubblicazione "I numeri europei" n.44 può essere richiesta gratuitamente al
Centro nazionale di documentazione e analisi dell'infanzia e l'adolescenza
Istituto degli Innocenti
Piazza S.S. Annunziata, 12
50122 Firenze.
La richiesta di invio può anche essere fatta via fax i via email alla
dott.ssa Maria Bortolotto
fax: 055 2037.344
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