Giovani care leavers, report SOS Villaggi dei bambini

30/05/2017 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

I giovani care leavers (ragazzi in uscita dal sistema di accoglienza residenziale) si trovano ad affrontare sfide importanti, come cercare una casa e un lavoro, spesso senza un sostegno sociale adeguato. A loro è dedicata la ricerca Una risposta ai care leavers: occupabilità e accesso ad un lavoro dignitoso, approfondimento italiano degli esiti di uno studio internazionale che SOS Children’s Villages International ha realizzato in undici Paesi (Capo Verde, Cile, Croazia, Ecuador, Italia, Kyrgyzstan, Kosovo, Messico, Togo, Tunisia, Zimbabwe) con il coordinamento scientifico del London University College.
L’obiettivo del report italiano, curato da Lisa Cerantola per conto di SOS Villaggi dei bambini onlus e presentato il 25 maggio scorso a Roma, è stato quello di approfondire la situazione dei care leavers in uscita dai percorsi di accoglienza, per fornire un quadro aggiornato delle sfide affrontate da questi giovani e per accrescere la consapevolezza sul tema, con un focus sull’ingresso nel mondo del lavoro.
Il contesto nazionale è stato analizzato da diversi punti di vista: normativo, sociale e dell’organizzazione dei servizi, con uno sguardo attento alle buone prassi locali e regionali che nel tempo hanno riconosciuto le specifiche esigenze dei care leavers.
Dal rapporto emerge la mancanza di percorsi di accompagnamento specificamente dedicati ai giovani neomaggiorenni che escono dai percorsi di accoglienza eterofamiliare. «Tuttavia», si legge nel documento, «negli anni si sono sviluppate una serie di progettualità e buone pratiche a livello locale che, pur messe a dura prova dai crescenti tagli alle politiche di welfare, hanno contribuito in maniera diversificata ad affiancare e a sostenere solo alcuni tra i giovani care leavers italiani che una volta raggiunta la maggiore età (o i 21 anni, a seconda delle situazioni) si trovano ad affrontare il mondo esterno in totale autonomia».
L’indagine evidenzia, inoltre, «la mancanza di un sistema omogeneo di raccolta dati che consenta un monitoraggio periodico dei minorenni fuori famiglia ed una rilevazione specifica sulla condizione dei care leavers sia in termini di scolarizzazione, professionalizzazione ed occupabilità, che per quanto riguarda le loro destinazioni una volta usciti dalla rete dell’accoglienza». (bg)