Il 12 giugno ricorre la Giornata mondiale contro il lavoro minorile, dedicata, quest’anno, al tema del miglioramento della salute e della sicurezza dei giovani lavoratori, scelto dall’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) per celebrare anche la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro (28 aprile 2018). Entrambe le Giornate sono state presentate nell’ambito della campagna globale di promozione della salute e sicurezza sul lavoro lanciata dall’Ilo.
Secondo le stime diffuse dall’Organizzazione internazionale del lavoro, sono 152 milioni, nel mondo, i bambini e gli adolescenti di età compresa tra i 5 e i 17 anni vittime di lavoro minorile, mentre i giovani lavoratori tra i 15 e i 24 anni sono 541 milioni (il 15 per cento del totale dei lavoratori). I pericoli sui luoghi di lavoro possono rappresentare una minaccia per la vita di questi ragazzi: «l’incidenza degli infortuni non mortali di cui essi sono vittime – si legge nella presentazione delle due Giornate - è superiore del 40 per cento rispetto a quella dei lavoratori adulti (lavoratori di età uguale o superiore ai 25 anni)».
Molti gli eventi organizzati in tutto il mondo da organizzazioni, associazioni e altre realtà per richiamare l’attenzione sul lavoro minorile.
Il Comune di Alghero, ad esempio, organizza una tavola rotonda sul tema con esperti e rappresentanti istituzionali e altri eventi che si terranno il 12 giugno nella città sarda (Lo Quarter, Largo S. Francesco), mentre Milano Classica e Smim Città Metropolitana di Milano organizzano il concerto Acqua per l’albero della vita. Biodiversità per un futuro sostenibile, in programma il 12 giugno, alle 17.45, a Milano (Palazzina Liberty Dario Fo e Franca Rame, Largo Marinai d’Italia).
La campagna globale dell’Ilo mira ad accelerare l’azione per realizzare l’Obiettivo 8.8 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile (proteggere i diritti dei lavoratori e promuovere ambienti di lavoro salubri e sicuri per tutti i lavoratori) e l’Obiettivo 8.7 (adottare misure immediate ed efficaci per assicurare il divieto e l’eliminazione delle peggiori forme di lavoro minorile e, entro il 2025, porre fine al lavoro minorile in tutte le sue forme). «Il raggiungimento di questi obiettivi – si spiega nella presentazione - richiede un forte impegno attraverso l’implementazione di approcci integrati che promuovano una cultura di prevenzione in materia di salute e sicurezza sul lavoro — in particolare per i giovani lavoratori e le giovani lavoratrici — e che sconfiggano il lavoro minorile».
Con la campagna l’Organizzazione internazionale del lavoro chiede un’azione coordinata per raggiungere vari obiettivi, fra i quali la ratifica universale e l’applicazione delle principali convenzioni dell’Ilo sulla salute e la sicurezza sul lavoro e sul lavoro minorile e la promozione di strategie integrate mirate ad eliminare il lavoro minorile e combattere i rischi relativi alla salute e alla sicurezza dei giovani lavoratori.