Il 17 ottobre si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della povertà 2021, istituita dalle Nazioni Unite. Una ricorrenza importante, che richiama l’attenzione su un fenomeno in aumento, inasprito dalla pandemia di Covid-19, che ha ripercussioni pesantissime sull’intera società e coinvolge sempre di più le famiglie con figli minorenni. Il diritto di ogni bambino e adolescente a un livello di vita sufficiente per consentire il suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale è un diritto fondamentale, sancito dal primo comma dell’articolo 27 della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 1989.
Secondo gli ultimi dati Istat, nel 2020 erano oltre due milioni le famiglie in povertà assoluta (con un’incidenza pari al 7,7%), per un totale di oltre 5,6 milioni di persone (9,4%), in significativo aumento rispetto al 2019 quando l’incidenza era pari, rispettivamente, al 6,4% e al 7,7%. Oltre 767mila le famiglie con minorenni in povertà assoluta, con un’incidenza dell’11,9% (9,7% nel 2019). Sempre nel 2020 i minorenni in povertà assoluta erano un milione 337mila (13,5%, rispetto al 9,4% degli individui a livello nazionale).
Quando si parla del tema occorre tenere presente lo stretto legame tra povertà economica e povertà educativa, che indica l’impossibilità per i bambini e gli adolescenti di sviluppare capacità, inclinazioni e talenti. Due fenomeni interconnessi che restringono il campo delle opportunità per migliorare la vita futura e raggiungere i propri obiettivi.
Per interrompere il circolo vizioso della povertà è fondamentale, dunque, investire nell’educazione delle nuove generazioni, offrendo loro la possibilità di coltivare sogni e aspirazioni, come sottolinea un altro importante documento che riguarda bambini e ragazzi: il Quinto Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva, approvato il 21 maggio scorso dall’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza. Una sezione del Piano è dedicata proprio all’area dell’equità e alla ricognizione degli interventi esistenti per contrastare la povertà assoluta, favorire l’inclusione sociale e garantire pari accesso alla tecnologia. Il Piano si integra con i contenuti di altri documenti, fra i quali, oltre alla già citata Convenzione Onu del 1989, gli Obiettivi Onu di sviluppo sostenibile – Agenda 2030. Il primo Obiettivo è quello di porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo.
In occasione della Giornata segnaliamo alcuni siti web e altri materiali, utili per approfondire i vari aspetti del tema.
Fra i primi ricordiamo il sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, www.lavoro.gov.it, e in particolare la sezione dedicata alla povertà e all’esclusione sociale e la sezione dedicata al Reddito di cittadinanza.
Da segnalare anche il sito dell’impresa sociale Con i Bambini, www.conibambini.org, ricco di informazioni e notizie sulla povertà educativa. Con i Bambini è una società senza scopo di lucro costituita il 15 giugno 2016 per attuare i programmi del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, previsti dal protocollo d’intesa stipulato il 29 aprile 2016 tra il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministro dell’economia e delle finanze, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e il presidente di Acri, l’associazione delle fondazioni di origine bancaria.
Fra gli altri materiali utili per approfondire il tema e più recenti ricordiamo lo studio Global Estimates of Children in Monetary Poverty: An Update (Stime globali dei bambini in povertà economica: un aggiornamento), lanciato il 20 ottobre 2020 dall’Unicef e dal Gruppo della Banca Mondiale. La pubblicazione – disponibile sul sito dell’Unicef, nella notizia dedicata - rivela che circa un bambino su 6 – ovvero 356 milioni a livello globale – viveva in condizioni di povertà estrema prima della pandemia. Un dato che, secondo le previsioni dell’indagine, peggiorerà in maniera significativa. Dallo studio emerge che i più piccoli sono i più colpiti: circa il 20% di tutti i bambini al di sotto dei 5 anni nei paesi in via di sviluppo vive in famiglie estremamente povere.
Un’altra pubblicazione interessante è il report dell’Osservatorio sulla povertà educativa #Conibambini Perché il rischio povertà per le famiglie con figli è ancora una priorità. Secondo quanto evidenziato dal report, la povertà assoluta cresce in modo significativo all’aumentare del numero dei figli. Tra le coppie senza figli il dato è al di sotto della media (3,6% nel 2019), mentre tra quelle con un figlio è sostanzialmente in linea (6,5%), con un significativo miglioramento rispetto all’anno precedente. Ma anche all’interno di un miglioramento complessivo, la povertà tra i nuclei con due figli resta ampiamente sopra la media (10,6%) e tra quelle con tre o più figli la quota supera addirittura il 20%. La pubblicazione è disponibile sul sito della Fondazione Openpolis, nella pagina dedicata.
Da segnalare anche il rapporto di Save the Children Riscriviamo il Futuro. Una rilevazione sulla povertà educativa digitale. Il documento – disponibile sul sito di Save the Children, nella notizia dedicata - si propone di inquadrare il fenomeno per comprenderlo e misurarlo attraverso nuovi strumenti in grado di fornire informazioni utili sull’incidenza della povertà educativa digitale multidimensionale tra gli under 13 e i fattori che la determinano.
Proponiamo infine l’inquadramento normativo realizzato dal Centro nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza e i seguenti materiali di studio selezionati dalla Biblioteca Innocenti Library A.C. Moro: ricerca bibliografica sulla povertà; ricerca bibliografica sulla povertà educativa; ricerca bibliografica sulla prevenzione e riduzione della povertà.
Altri materiali e notizie sono disponibili su questo sito alle tematiche Povertà e Povertà educativa, raggiungibili dal menù di navigazione "Temi".