Giornata contro l'uso dei bambini soldato

12/02/2015 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

Oggi, in tutto il mondo, si celebra la Giornata internazionale contro l'uso dei bambini soldato, un fenomeno che riguarda migliaia di minori, arruolati con la forza nei conflitti armati ed esposti a violenze e atrocità che ne pregiudicano l'intera esistenza.

In occasione della Giornata, nel corso di una conferenza stampa in programma questa mattina, a Roma, verranno presentati i risultati del progetto di recupero psicosociale di ex bambini-soldato in Sierra Leone, realizzato nel 2013-2014 dall'Associazione nazionale vittime civili di guerra e da Dokita onlus. Il progetto - rivolto a giovani vittime del decennale conflitto civile nel Paese africano, fra cui ragazze e donne che hanno subito violenze sessuali, ragazze-madri, invalidi, ex-bambini soldato – ha avuto vari obiettivi, fra cui quelli di offrire servizi di counselling e supporto psicologico ai bambini e alle ragazze destinatarie dell'iniziativa e realizzare attività di formazione professionale e avviamento al lavoro a favore di giovani in situazione di vulnerabilità psicofisica o socioeconomica conseguente al conflitto.

Alla conferenza stampa, organizzata dall'associazione e dalla onlus promotrici del progetto, prenderanno parte anche rappresentanti di istituzioni.

Per celebrare la Giornata, molte realtà organizzano incontri, mostre e altri eventi. Intersos, ad esempio, ha lanciato la campagna La scelta di Amadi, nata grazie alla collaborazione con la casa di produzione Filmmaster e al lavoro pro bono di Fabrizio Razza e di Fabio Cimino, che hanno curato la produzione esecutiva e la regia di un cortometraggio sulla drammatica realtà dei minori arruolati con la forza nei conflitti armati.

Amadi è il nome del protagonista del corto, un bambino soldato come tanti, che attraverso la sua storia racconta la vita dei tanti coetanei che nel mondo subiscono questa gravissima violazione dei loro diritti, privati dalla guerra di un'infanzia fatta di giochi e affetti.

Importante documento internazionale di riferimento sul tema è il Protocollo opzionale alla Convenzione Onu sui diritti del fanciullo concernente il coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati. Entrato in vigore il 12 febbraio 2002, stabilisce che nessun minore di 18 anni possa essere reclutato forzatamente o utilizzato direttamente nelle ostilità, né dalle forze armate di uno Stato né da gruppi armati.

Il Protocollo, si spiega nel sito bambinisoldato.it (lanciato l'anno scorso dalla Coalizione italiana stop all'uso dei bambini soldato), «rappresenta un passo importante per la comunità internazionale, ma non completamente soddisfacente. Infatti il limite minimo di 18 anni viene imposto soltanto per l'arruolamento coercitivo, ma non per il reclutamento volontario negli eserciti regolari». (bg)