Il ruolo dei garanti per l'infanzia nel nostro Paese è il focus del convegno internazionale in programma il prossimo 15 febbraio a Firenze. La giornata, organizzata dal Centro di ricerca Innocenti dell'Unicef insieme alla Regione Toscana, al Garante regionale per l'infanzia della Toscana e all'Istituto degli Innocenti, aprirà uno spazio di confronto e riflessione sulle figure del Garante nazionale e dei garanti regionali e sarà l'occasione per conoscere i contenuti dello studio mondiale sulle istituzioni indipendenti dei diritti umani per l'infanzia condotto dal Centro di ricerca dell'Unicef
Il convegno In difesa dei diritti dell'infanzia. Il ruolo dei garanti per l'infanzia in Italia: ambiti di intervento e prospettive di sviluppo, ospitato dall'Istituto degli Innocenti, sarà aperto dai saluti di Alessandra Maggi, presidente dello storico ente fiorentino e Alessandra Buyet, rappresentante di Unicef Italia. I lavori proseguiranno con la presentazione del rapporto del Centro di ricerca, intitolato In difesa dei diritti dell'infanzia. Uno studio globale sulle istituzioni indipendenti dei diritti umani per l'infanzia, e delle relazioni di Vincenzo Spadafora, Garante nazionale per l'infanzia e Laura Laera, presidente del Tribunale per i minorenni di Firenze, che interverranno sul tema Il ruolo del Garante in Italia. Il rapporto offre una panoramica sullo sviluppo delle istituzioni indipendenti dei diritti umani per l'infanzia a livello internazionale e individua elementi chiave, caratteristiche e funzioni che contribuiscono al loro successo, o insuccesso, a livello istituzionale.
Nel pomeriggio Emanuele Rossi, docente di diritto costituzionale alla Scuola superiore Sant'Anna di Pisa, terrà una lectio magistralis su I diritti dell'infanzia tra Costituzione, norme internazionali e statuti regionali, a cui seguiranno gli interventi dei garanti regionali. Le conclusioni del convegno sono affidate a Salvatore Allocca, assessore al welfare della Regione Toscana.
Nel nostro Paese la figura dell'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza è stata istituita con la legge 12 luglio 2011 n. 112. Nominato d'intesa dai presidenti della Camera e del Senato, il Garante nazionale dura in carica quattro anni e il suo mandato è rinnovabile una sola volta. Il regolamento approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 luglio 2012 n. 168 disciplina l'organizzazione dell'ufficio dell'Authority, la sede e la gestione delle spese.
Il Garante nazionale ha un ruolo centrale per la promozione e la tutela dei diritti dei minori che prevede, fra l'altro, funzioni di collaborazione e garanzia e competenze consultive. Ecco, di seguito, alcuni degli importanti compiti che gli spettano: vigilare sull'applicazione della Convenzione Onu sui diritti del fanciullo, diffondere la conoscenza e la cultura dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, segnalare alle autorità competenti casi di violazione dei diritti dei minori, esprimere pareri sul Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva, su disegni di legge e atti normativi del Governo e su progetti di legge all'esame delle Camere.
Per quanto riguarda i garanti regionali, sebbene le province autonome di Bolzano e di Trento e tutte le regioni - tranne la Valle d'Aosta - abbiano istituito con legge garanti locali o figure analoghe, soltanto le due province autonome e 9 regioni (Campania, Calabria, Lazio, Liguria, Marche, Veneto, Emilia Romagna, Puglia e Toscana) hanno provveduto alla loro nomina effettiva.
L'Autorità garante rappresenta un importante punto di riferimento per i garanti regionali. Fra le sue funzioni c'è infatti quella di assicurare «idonee forme di collaborazione con i garanti regionali dell'infanzia e dell'adolescenza o con figure analoghe». A tal fine la legge 112 ha previsto l'istituzione della Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, presieduta dal Garante nazionale e composta dai garanti regionali. La Conferenza promuove l'adozione di linee comuni di azione dei garanti regionali o di figure analoghe e individua forme di scambio di dati e di informazioni sulla condizione dei minori a livello nazionale e regionale. (bg)
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