"Family audit" per conciliare vita e lavoro

14/03/2012

La conciliazione famiglia-lavoro è una delle priorità su cui l'Unione europea ha invitato gli Stati membri a intervenire. Per rilanciare il tema e promuovere su tutto il territorio la cultura della conciliazione, il Dipartimento per le politiche per la famiglia ha emanato un avviso rivolto alle organizzazioni pubbliche e private, che prevede l'avvio della sperimentazione su base nazionale dello standard Family audit.

Il Family audit, «uno strumento gestionale che promuove un cambiamento culturale e organizzativo all'interno delle realtà lavorative sia pubbliche che private e consente di adottare e certificare politiche del personale orientate al benessere dei propri dipendenti e delle loro famiglie», è una delle misure di conciliazione attuate nell'ambito del Distretto famiglia, modello di sviluppo realizzato dalla Provincia Autonoma di Trento. In questo modello converge l'azione di attori diversi (la Provincia e gli altri enti locali, le famiglie e le organizzazioni private), che condividono un obiettivo comune: accrescere il benessere delle famiglie, concepite come risorse vitali per l'intera collettività. «Tra i diversi assi costitutivi del Distretto famiglia», si legge nell'avviso, «la Provincia Autonoma di Trento, con la deliberazione n. 1364 dell'11 giugno 2010, ha approvato le linee guida dello standard Family audit».

Ma cosa prevede, nel dettaglio, la sperimentazione? La prima fase coinvolgerà cinquanta organizzazioni pilota, scelte tra quelle che si candideranno nei termini e con le modalità stabilite dall'avviso. A conclusione della sperimentazione, le organizzazioni che si atterranno alle condizioni previste dalle linee guida, acquisteranno la titolarità all'uso del marchio Family audit.

L'avviso, pubblicato nel sito del Dipartimento, insieme agli altri documenti necessari per partecipare alla sperimentazione, s'inserisce in un percorso iniziato qualche anno fa, con la sottoscrizione di un protocollo di intesa per promuovere lo standard trentino su tutto il territorio, siglato l'8 novembre 2010, in occasione della Conferenza nazionale della famiglia tenutasi a Milano, da Carlo Amedeo Giovanardi, sottosegretario di Stato con delega alle politiche per la famiglia del governo Berlusconi e Lorenzo Dellai, presidente della Provincia di Trento. Successivamente il Dipartimento per le politiche per la famiglia e la Provincia hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per avviare la sperimentazione del Family audit su scala nazionale.

Per approfondimenti sul tema della conciliazione fra tempi di vita e tempi di lavoro si rinvia ad alcune pubblicazioni del Centro nazionale (la Rassegna bibliografica 2/2010, interamente dedicata all'argomento, e la rivista Cittadini in crescita 4/2010, che presenta, fra le altre cose, alcune esperienze locali di conciliazione) e ai commenti di Tessa Onida, documentalista giuridica del Centro nazionale, sulla legislazione italiana in materia di permessi e congedi e sulla risoluzione del Parlamento europeo del 20 ottobre 2010. (bg)

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