Droghe, consumi in calo anche nel 2010

30/06/2011

Diminuisce, fra gli studenti italiani, il consumo di sostanze stupefacenti. E' quanto emerge dalla Relazione annuale al Parlamento 2011 sull'uso di sostanze stupefacenti e sullo stato delle tossicodipendenze in Italia, che conferma una tendenza al calo generalizzato dei consumi, anche se di misura inferiore rispetto a quello rilevato nel 2008-2010. La relazione, elaborata dal Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri e presentata il 28 giugno scorso a Palazzo Chigi, riporta un'analisi dettagliata dei consumi di droghe nella popolazione generale e in quella studentesca, che è stata eseguita utilizzando fonti informative diverse e indipendenti. Dall'indagine su un campione di oltre 30.000 studenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni emerge che negli ultimi 12 mesi l'eroina è stata consumata dallo 0,6 per cento degli intervistati (0,8 per cento nel 2010), la cocaina dal 2,1 per cento (2,9 per cento nel 2010), la cannabis dal 18,2 per cento (18,5 nel 2010), stimolanti, ecstasy e amfetamine dall'1,3 per cento (1,7 per cento nel 2010), gli allucinogeni dal 2,3 per cento (2,7 per cento nel 2010). La tendenza al calo dei consumi è confermata anche nell'analisi eseguita per l'uso negli ultimi 30 giorni. Fa eccezione il consumo di cannabis, che è leggermente aumentato, passando dal 12,3 per cento del 2010 al 12,9 per cento del 2011. I dati, relativi all'anno 2010 e al primo semestre del 2011, rivelano anche un minor consumo di alcol: la relazione, infatti, segnala «una diminuzione percentuale dell'assunzione negli ultimi 30 giorni, dal 2010 al 2011, del 12,7 per cento». La stessa tendenza si riscontra nel numero delle ubriacature riferite negli ultimi 12 mesi, «che è sceso del 5,4 per cento dal 2010 al 2011». Nel paragrafo dedicato al tema degli interventi di prevenzione e contrasto si trovano i dati riferiti agli ingressi di minori in carcere per reati commessi in violazione alla normativa sugli stupefacenti. «Dal 2009», si legge nella sintesi della relazione, «si registra una riduzione del 33 per cento degli ingressi di minori in carcere per reati legati al DPR 309/90». La reclusione «ha riguardato quasi esclusivamente il genere maschile (98,3 per cento), con prevalenza di soggetti italiani (65 per cento), mediamente 17enni, senza apprezzabili differenze tra i minori di diversa nazionalità». Il calo dei consumi di droghe non riguarda solo gli studenti. Dalla relazione emerge infatti una diminuzione dell'uso di sostanze stupefacenti in tutta la popolazione, che conferma un'inversione di tendenza che era stata già registrata nella precedente relazione, presentata il 22 giugno 2010. (bg)