Droghe, consumi in calo anche fra gli studenti

30/06/2010

Diminuiscono, in Italia, i consumatori di droga. Un'inversione di tendenza che riguarda tutte le sostanze stupefacenti e interessa sia la popolazione generale sia gli studenti tra i 15 e i 19 anni. A rilevarlo è la Relazione annuale al Parlamento sull'uso di sostanze stupefacenti e sullo stato delle tossicodipendenze in Italia.

La relazione, elaborata dal Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri e presentata il 22 giugno scorso a Palazzo Chigi dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi e dal capo dipartimento Giovanni Serpelloni, analizza il consumo di sostanze stupefacenti utilizzando diverse fonti informative.

Secondo i dati forniti dalla relazione, nel 2009 i consumatori di droga in Italia sono diminuiti del 25,7 per cento rispetto all'anno precedente: i 3.934.450 del 2008 sono diventati, nel 2009, 2.924.500. Il generale calo dei consumi di sostanze stupefacenti riguarda anche gli studenti tra i 15 e i 19 anni. A loro è dedicato un intero paragrafo, che riporta dati estratti dallo Studio Sps Italia (Student population survey), condotto su 34.738 studenti nel primo semestre 2010 dal Dipartimento politiche antidroga in collaborazione con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca e con il supporto tecnico-scientifico dell'Università Tor Vergata di Roma. Obiettivo dell'indagine campionaria, che ha previsto l'autocompilazione di un questionario anonimo, monitorare e stimare la quota di studenti tra i quindici e i diciannove anni consumatori di sostanze psicoattive in specifici periodi di tempo: almeno una volta nella vita, nel corso dell'ultimo anno e nell'ultimo mese.

Se consideriamo, ad esempio, il consumo almeno una volta nella vita, dai dati riportati nella relazione emerge che l'eroina è stata consumata dall'1,2 per cento degli studenti intervistati (2,1 per cento nel 2008), la cocaina dal 4,1 per cento (5,9 per cento nel 2008), la cannabis dal 22,3 per cento (31,5 nel 2008), gli allucinogeni dal 3,5 per cento (4,7 per cento nel 2008). Il calo dei consumi di queste sostanze riguarda anche gli altri periodi di tempo considerati nell'indagine (il corso dell'ultimo anno e l'ultimo mese).

Fanno eccezione gli stimolanti, come ecstasy e amfetamine. La percentuale di studenti che riferiscono, nel 2010, di aver assunto stimolanti almeno una volta nella vita è uguale a quella del 2008 (4,7 per cento). La percentuale sale, invece, se si prende in considerazione il consumo negli ultimi dodici mesi (3 per cento rispetto al 2,8 per cento del 2008) e negli ultimi trenta giorni (1,8 per cento rispetto all'1,5 per cento del 2008). L'incremento riguarda soltanto i maschi. I dati rivelano, inoltre, una forte tendenza al policonsumo – il consumo di più droghe o di droga insieme ad alcol - sia nella popolazione generale che in quella studentesca.

Fra i motivi del generale calo dei consumi di droghe evidenziati nella relazione, le azioni di prevenzione messe in atto sia a livello centrale che regionale, le nuove regole per il controllo - dai drug test per i lavoratori a rischio e per avere la patente ai test su strada - e la crisi economica.

Per quanto riguarda, invece, il consumo di alcol, la relazione segnala un aumento dell'assunzione quotidiana, dal 2007 al 2010, del 18,2 per cento. L'incremento percentuale delle ubriacature (oltre 40 volte nella vita) è stato del 200 per cento, passando da una prevalenza dell'1 per cento nel 2007 al 3 per cento del 2010. Tendenza opposta che potrebbe trovare spiegazione nella minore capacità di spesa dei consumatori di sostanze stupefacenti, soprattutto occasionali, a causa della crisi economica e nella minore percezione del rischio per la salute rispetto alle droghe. (bg)