Cyberbullismo, il Senato approva il ddl Ferrara

05/06/2015 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

Formazione continua nelle scuole, un Tavolo interministeriale permanente per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo, un approccio non sanzionatorio che prevede l'introduzione della procedura di ammonimento: sono i principali contenuti del disegno di legge 1261 Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del cyberbullismo, approvato il 20 maggio scorso dal Senato con l'appoggio di tutti i gruppi parlamentari.

Il ddl, di cui è prima firmataria la senatrice Elena Ferrara, si pone l'obiettivo di contrastare il fenomeno in tutte le sue manifestazioni, «con azioni a carattere preventivo e con una strategia di attenzione e tutela nei confronti dei minori coinvolti, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti».

Nel testo del provvedimento si definisce cosa si intende per cyberbullismo: «qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d'identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo».  

Secondo quanto stabilito dal ddl, ciascun minore dai 14 anni in su vittima di cyberbullismo può richiedere al titolare del trattamento o al gestore del sito internet di oscurare o rimuovere i dati che lo riguardano (al di sotto dei 14 anni è necessario il coinvolgimento di un genitore o soggetto esercente la responsabilità del minore). Nel caso in cui la rimozione non avvenga entro 48 ore o non sia possibile identificare il titolare del trattamento o il gestore del sito internet, «l'interessato può rivolgere analoga richiesta, mediante segnalazione o reclamo, al Garante per la protezione dei dati personali».

Faranno parte del Tavolo interministeriale permanente per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo rappresentanti di vari Ministeri e di altre realtà: l'Anci, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, il Garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, il Garante per la protezione dei dati personali, il Comitato di applicazione del codice di autoregolamentazione media e minori, le organizzazioni già coinvolte nel programma nazionale del Safer Internet Centre, una rappresentanza delle associazioni studentesche e dei genitori e una rappresentanza delle associazioni attive nel contrasto al bullismo. (bg)