Negli ultimi dieci anni è cresciuto, nel nostro Paese, il numero dei minori fuori famiglia. Lo rivela una ricerca del Centro nazionale di documentazione e analisi per l'infanzia e l'adolescenza, pubblicata fra i contributi del nuovo Quaderno 48 Accogliere bambini, biografie, storie e famiglie.
La ricerca, curata da Enrico Moretti, Roberto Ricciotti, Marco Zelano e Valeria Andolfi, indaga la dimensione e le caratteristiche del fenomeno dei minori fuori famiglia, soffermandosi sui diversi aspetti di una realtà variegata e complessa. Secondo i dati raccolti dal Centro nazionale in collaborazione con le Regioni e le Province autonome – riferiti al 31 dicembre 2007 - l'incremento del numero di bambini e adolescenti fuori famiglia nel corso degli ultimi dieci anni coincide in modo tendenzialmente esclusivo con l'aumento degli affidamenti familiari: si è passati, infatti, dai 10.200 affidamenti del 1999 ai 16.800 del 2007. L'accoglienza nei servizi residenziali è rimasta, invece, sostanzialmente stabile (14.945 bambini nel 1999 a fronte dei 15.600 nel 2007).
Complessivamente considerati dunque i minori fuori famiglia nel nostro Paese risultano poco più di 32.000, con una prevalenza, seppur lieve, dell'affidamento familiare rispetto all'accoglienza nei servizi residenziali. Nella ricerca si precisa che il fenomeno risulta, al contrario, in fortissima riduzione se considerato in una dimensione “storica”, cioè nel periodo di tempo che comprende tutto il secolo scorso. Il recente aumento del numero di minori allontanati nell'ultimo decennio da un lato è indice della problematicità dei contesti e delle situazioni familiari, dall'altro rispecchia la capacità dei servizi di dare risposta ai bisogni emergenti dal territorio e l'evoluzione dell'operatività degli stessi, che hanno investito molto nell'affidamento familiare, nello spirito della legge 28 marzo 2001 n. 149.
Per quanto riguarda la distribuzione di bambini e adolescenti allontanati sul territorio nazionale, in tutte le ripartizioni territoriali si riscontrano esempi di valori alti e bassi dei tassi di minori fuori famiglia in rapporto alla popolazione minorile, che oscillano tra il valore massimo della Liguria (5,8 ogni 1.000 bambini di 0-17 anni) e il valore minimo del Molise (1,2 ogni 1.000). La differenza più marcata fra i diversi territori della penisola è individuata nel maggior ricorso delle Regioni del centro e del nord all'affidamento familiare e nella prevalenza, al sud, dell'accoglienza nei servizi residenziali.
In merito alle caratteristiche dei minori fuori famiglia, emerge la prevalenza, nell'affidamento familiare, di adolescenti – equamente distribuiti tra bambine e bambini - prossimi alla maggiore età, segno evidente della particolare fragilità e del disagio che caratterizzano uno dei periodi più delicati di crescita e formazione dell'individuo. I dati evidenziano, inoltre, una quota crescente di stranieri, una fortissima prevalenza dell'affidamento giudiziale sul consensuale e una quota preponderante, benché in calo, degli affidi di durata superiore ai due anni. Nell'accoglienza nei servizi residenziali prevalgono ancora più nettamente gli adolescenti prossimi alla maggiore età e aumenta l'incidenza della componente maschile, caratteristiche entrambe dovute in massima parte alla crescente presenza di accoglienza straniera. (bg)
Il quaderno 48 del Centro nazionale di documentazione e analisi per l'infanzia e l'adolescenza - che raccoglie i risultati di un complesso lavoro di monitoraggio sull'attuazione della legge 28 marzo 2001 n. 149 - è acquisibile in formato pdf dal link indicato in calce. Si può richiederne copia gratuita (salvo l’eventuale contributo per la spedizione) a:
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