Le prove Invalsi entrano a scuola per facilitare la valutazione di scuole e dirigenti scolastici: è una delle novità del progetto sperimentale VALeS – Valutazione e sviluppo scuola, un percorso triennale promosso dal ministero dell'Istruzione, aperto alle scuole e ai presidi del primo e secondo ciclo.
«Nelle recenti raccomandazioni dell’Unione Europea al Governo italiano il tema della valutazione delle scuole e del riconoscimento delle professionalità degli insegnanti ha uno specifico risalto – scrive il ministro Francesco Profumo - Dopo l’avvio di due sperimentazioni nel 2010, il Ministero ritiene indispensabile allargare la partecipazione delle scuole riproponendo percorsi sperimentali opportunamente rivisti e integrati anche con i risultati ottenuti e le indicazioni pervenute dalle scuole che hanno partecipato alle prime iniziative».
E infatti, il nuovo progetto parte dall'esperienza del progetto VSQ - Valutazione per lo sviluppo della qualità nella scuola, avviato nello scorso anno scolastico e ancora in corso, ma introduce anche la valutazione della dirigenza scolastica «nell'ottica di miglioramento complessivo di servizio offerto».
Il percorso si sviluppa in tre fasi, corrispondenti all'arco temporale del progetto. Nel primo anno infatti si procederà ad una analisi della scuola attraverso «nuclei di valutazione esterni coordinati da ispettori e formati da Invalsi, che consegneranno poi a ciascun istituto un rapporto di valutazione. La valutazione partirà dalla rilevazione dei livelli di apprendimento della scuola attraverso i test Invalsi per italiano e matematica e dal calcolo del cosiddetto “valore aggiunto contestuale” definito da Invalsi, cioè quanto ciascuna scuola aggiunge al livello di apprendimento dei propri allievi tenendo conto della loro preparazione in entrata e del background socio culturale: sarà così possibile confrontare le scuole a parità di condizioni.
Dal documento valutativo i dirigenti scolastici dovranno «progettare in autonomia un percorso di miglioramento, per la cui realizzazione sono previsti finanziamenti ad hoc», da attuare nel successivo anno scolastico anche attraverso il sostegno di Indire, università e risorse culturali presenti sul territorio. Nel terzo e ultimo anno di sperimentazione, la scuola sarà nuovamente valutata dai nuclei valutativi esterni, che dovranno verificare i risultati raggiunti, poi pubblicati nel servizio Scuola in chiaro sul sito del ministero.
Alla dirigenza scolastica verrà riservata attenzione particolare, soprattutto alla capacità di dirigere e coordinare il personale, alla gestione delle risorse finanziarie, all'attenzione verso le innovazioni e al rapporto con le famiglie e gli altri soggetti attivi sul territorio. Per partecipare alla sperimentazione le scuole hanno tempo fino al 12 marzo 2012: basta compilare il modulo disponibile on line. La partecipazione al progetto sarà riservata a trecento istituti scolastici su tutto il territorio nazionale. (mf)
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