«Mi rammarico del fatto che la maggior parte dei siti di socializzazione in rete non garantisca sistematicamente che i profili dei minori siano accessibili esclusivamente ai contatti da loro approvati»: Neelie Kroes, vicepresidente della Commissione europea responsabile dell’Agenda digitale, ha commentato così i risultati della relazione sulla sicurezza dei minori nei siti di social networking. La relazione della Commissione Europea sul livello di attuazione dei principi stabiliti nel 2009 dall'Unione per un utilizzo più sicuro dei social network da parte dei minori, al momento sottoscritto da 21 aziende, ha promosso soltanto due siti: Bebo e Myspace. Il team di ricercatori ha analizzato 14, tra i social network più popolari tra i ragazzi, e li ha classificati secondo la loro capacità di proteggere i dati dei minori online, sono stati scelti per l'indagine: Arto, Bebo, Dailymotion, Facebook, Giovani, Google, Hyves, Microsoft Europe, MySpace, Nasza-klasa, Netlog, One, Rate, Skyrock, VZnet Netzwerke, Stardoll, Sulake, Tuenti, Yahoo! Europe e Zap. Dalla ricerca è emerso che soltanto Bebo e Myspace garantiscono automaticamente l'accesso ai profili dei minori, ai soli amici tra i contatti; sempre Bebo e Myspace con l'aggiunta di Netlog e SchuelerVZ impediscono automaticamente, che i minori possano essere contattati da persone al di fuori del loro elenco di contatti. Inoltre nove siti (Arto, Bebo, Facebook, Giovani, Hyves, Netlog, One, Rate e SchuelerVZ) hanno condizioni d’uso comprensibili per i ragazzi e, in alcuni casi, addirittura una versione semplificata per i più piccoli del codice di condotta. Una nota assolutamente positiva è il fatto che, 10 dei 14 siti analizzati rispondono alle richieste di assistenza degli utenti, rispetto ai 5 siti su 14 del 2010 e, nella maggior parte dei casi, i tempi di risposta sono inferiori a un giorno. L'attenzione al tema della sicurezza in rete e, nello specifico sui social network site, nasce tra le altre cose dai risultati della ricerca EuKidsOnline, svolta nei primi mesi dell'anno, dalla quale è emerso che il 77% dei ragazzi tra i 13 e i 16 anni e il 38% dei bambini tra i 9 e i 12 anni che utilizzano internet naviga sui siti di social networking, mentre il 56% dei bambini tra gli 11 e i 12 anni e il 78% dei ragazzi tra i 15 e i 16 anni sostiene di sapere come modificare le impostazioni sulla privacy del proprio profilo di social network. La Kroes alla luce dei risultati della relazione della Commissione Europea ha assicurato: «Sarà mia premura chiedere loro un chiaro impegno per colmare tale lacuna nell’ambito della revisione del quadro di autoregolamentazione attualmente in discussione. Questo non soltanto per proteggere i minori da contatti indesiderati, ma anche per tutelare la loro reputazione online». (fr.c)