Il 6 ottobre scorso il Comitato Onu sui diritti dell'infanzia ha pubblicato le conclusioni sul Terzo-quarto rapporto periodico dell'Italia sullo stato di attuazione, nel nostro Paese, della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo e dei relativi Protocolli opzionali. Le conclusioni - elaborate a seguito dell'audizione della delegazione italiana avvenuta il 20 settembre scorso a Ginevra, presso la sede del Comitato – rappresentano un documento molto importante per l'Italia: un riconoscimento per i risultati raggiunti finora e una guida su quanto occorre ancora fare per l'applicazione della Convenzione.
In occasione dell'incontro del 20 settembre la delegazione italiana ha risposto ai numerosi rilievi formulati da Jean Zermatten, presidente del Comitato di controllo, da Peter Guran e Hiranthi Wijemanne, relatori del Comitato per l'Italia, e dagli altri membri del Comitato presenti. La delegazione, guidata da Carlo Amedeo Giovanardi, sottosegretario alle politiche per la famiglia del precedente governo, era costituita dai rappresentanti dei principali dicasteri, fra cui: Mauro Antonelli, Angelo Mari e Giorgia Dessì, del Dipartimento per le politiche per la famiglia; Adriana Ciampa, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali; Serenella Pesarin, del Ministero della giustizia; Diego Brasioli, del Ministero degli affari esteri. Fra gli altri membri della delegazione, erano presenti, come rappresentanti del Centro nazionale, la presidente Simonetta Matone, Roberta Ruggiero ed Enrico Moretti.
Le conclusioni si compongono di una prima parte che include gli interventi realizzati e i progressi compiuti dal nostro Paese e di una serie di raccomandazioni sui seguenti ambiti tematici ricavati dagli articoli della Convenzione: Misure generali di implementazione (artt. 4, 42 e 44, par. 6); Principi generali (artt. 2, 3, 6 e 12); Diritti civili e libertà (artt. 7, 8, 13-17, 19 e 37 (a)); Ambiente familiare e cura alternativa (artt. 5, 18 (par. 1-2), 9-11, 19-21, 25, 27 (par. 4) e 39); Disabilità, salute e welfare (artt. 6, 18 (par. 3), 23, 24, 26, 27 (par. 1-3) e 33); Istruzione, tempo libero e attività culturali (artt. 28, 29 e 31); Misure speciali di protezione (artt. 22, 30, 38, 39, 40, 37 (b)-(d), 32-36).
Per approfondire i contenuti delle considerazioni conclusive del Comitato Onu si rinvia al commento di Tessa Onida, documentalista giuridica del Centro nazionale.
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