Quello che pensano i bambini deve contare per comprendere meglio come stanno. Un incontro internazionale a fine maggio definirà quali indicatori statistici aiutino la misurazione del benessere di bambini e adolescenti. Lo annuncia all'Istituto degli innocenti di Firenze il capo statistico dell'Ocse, Enrico Giovannini.
Gli statistici di tutto il mondo, infatti, da tempo stanno ragionando su nuovi indicatori utili ad ottenere misurazioni che non siano limitate al solo campo economico ma abbraccino la sfera sociale e culturale: è la meta principale del Global project dell'Ocse, ideato e diretto da Giovannini.
Quest'impresa non può trascurare la misurazione del benessere di bambini e adolescenti, vera cartina di tornasole del livello di progresso di una società: di come renderla più puntuale si discuterà a maggio.
«Dovremo definire questi indicatori-chiave, per i paesi sviluppati ma non solo, che comprendano sia aspetti oggettivi sia aspetti soggettivi del benessere dei bambini – spiega Giovannini - Considerare i fattori soggettivi è uno dei grandi cambiamenti che questa ricerca sta producendo: solo attraverso queste valutazioni riusciamo a misurare situazioni importanti». L'incontro servirà anche ad affrontare il vero nodo legato alla statistica applicata all'infanzia: «il problema etico che riguarda la raccolta dei dati». La domanda è semplice, osserva Giovannini: «Fino a che punto possiamo spingerci senza invadere la loro privacy o addirittura metterli a rischio nel momento in cui venissero invitati ad esprimere opinioni davanti a un genitore?».
Una più puntuale definizione degli indicatori legati all'infanzia permetterebbe di ottenere una “fotografia” più precisa delle condizioni di vita di bambini e adolescenti, diventando anche spunto di partenza per politiche più efficaci e più calzanti con i bisogni effettivi. Il tema investe la comunità scientifica a livello europeo ed è centrale nell'attività del Centro nazionale di documentazione e analisi per l'infanzia e l'adolescenza.
Proprio nello scorso gennaio il seminario della Rete europea degli Osservatori ChildONEurope - di cui il Centro Nazionale gestisce il segretariato - è stato dedicato al confronto e allo studio degli indicatori e al loro impatto sulle politiche per l'infanzia. All'incontro sono state presentate e discusse alcune ricerche svolte in ambito internazionale e l'anticipazione del lavoro che il Centro sta svolgendo in questo ambito e i cui risultati saranno resi pubblici nelle prossime settimane. (mf)
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