A fronte dell'aumento di minori stranieri nelle periferie napoletane, cresce la necessità di trovare soluzioni che favoriscano l'integrazione e il successo scolastico. Una risposta arriva dall'Associazione quartieri spagnoli onlus e dalla Cooperativa sociale passaggi, promotrici del progetto Children in rete, realizzato in due zone particolarmente disagiate di Napoli
: i Quartieri spagnoli e Forcella.
Il progetto si rivolge ai bambini di età compresa fra i sei e i dieci anni, prevalentemente immigrati, ma anche napoletani provenienti da famiglie in condizioni di disagio, coinvolgendoli in una serie di attività mirate all'integrazione, al miglioramento del rendimento scolastico e alla socializzazione.
Percorsi individualizzati per chi si trova in difficoltà, laboratori ricreativi, visite didattiche e giochi all'aperto aiuteranno i bambini stranieri a imparare meglio la lingua italiana e integrarsi con gli altri coetanei. L'iniziativa risponde, così, a una duplice esigenza: da un lato si offrono maggiori opportunità di socializzazione ai piccoli migranti, dall'altro si sostengono molte famiglie straniere che hanno necessità di avere tempo libero da dedicare al lavoro.
L'intervento degli operatori di Children in rete inizia proprio quando si conclude il tempo trascorso in aula. I bambini, attesi all'uscita della scuola, vengono seguiti nelle attività di doposcuola e sostegno scolastico fino alle 17.00 e nelle altre attività ricreative e ludiche fino alle 18.30.
Oltre settanta i minori coinvolti nel percorso di integrazione e socializzazione previsto dal progetto: cinquanta - prevalentemente africani e latinoamericani - vengono seguiti nei Quartieri spagnoli, ventisei - provenienti da diverse aree geografiche tra cui Cina, Ucraina, Pakistan e Nigeria - a Forcella.
Children in rete, finanziato da alcune fondazioni – Banco di Napoli per l'assistenza all'infanzia, Vodafone Italia, My Earth – e dalla Regione Campania, è patrocinato dal Comune di Napoli e dalla Seconda municipalità.
Il progetto, che nasce dalla collaborazione fra enti, associazioni, istituzioni e rappresenta quindi un buon esempio di rete fra realtà diverse, non si ferma ai ragazzi ma punta anche al coinvolgimento delle famiglie, mediante la creazione di occasioni di scambio e confronto. (bg)