Flora e fauna non hanno più segreti per gli studenti del progetto Viaggio per la natura. Anzi, dopo aver studiato e visitato tre aree protette siciliane, i bambini e i ragazzi - che vivono in zone ad alto rischio sociale di Catania – le hanno descritte in una Carta naturalistica: un dettagliato vademecum a piante ed animali che verrà messo a disposizione di studenti e visitatori delle riserve.
Hanno partecipato in 75, con un'età compresa tra i 7 e i 13 anni, tutti provenienti dai quartieri di San Cristoforo e Antico corso e dall'area del Castello Ursino: zone centrali della città etnea, ma soggette all'"effetto periferia" a causa della povertà e del disagio sociale. Soprattutto San Cristoforo, dove vivono circa 50 mila catanesi, è al centro di un progetto di recupero promosso dal Comune per renderlo di nuovo "un quartiere aperto alla città". Viaggio per la natura rientra tra le varie iniziative messe in moto in questi anni per restituire dignità ad una delle zone storiche di Catania, un insediamento popolare sorto accanto al porto nell'Ottocento per accogliere le maestranze dello scalo e degradatosi col passare dei decenni.
Da gennaio a maggio di quest'anno, una volta alla settimana, i bambini e i ragazzi coinvolti nell'iniziativa hanno lavorato sia nelle aule delle scuole coinvolte (il circolo didatticoCesare Battisti, e gli istituti comprensivi Manzoni e Vespucci) secondo un modello didattico interattivo: lavoro in aula, visite guidate sul campo, laboratori per imparare a realizzare foto e testi. Tutto grazie all'impegno delle associazioni Spes e Ad gentes e all'ausilio di una guida - che ha accompagnato gli studenti nelle visite in loco e ha soddisfatto le loro curiosità in classe - e al sostegno dell'assessorato regionale a Territorio e ambiente della Regione Sicilia. Daniela Calenduccia, vice presidente di Ad gentes, spiega come è nata la sinergia tra le due associazioni: «Siamo un'assocazione giovane, operiamo coi minori da due anni e ci occupiamo di progetti di educazione alla cittadinanza attiva e di sensibilizzazione ambientale – dice – Per Viaggio per la natura ci siamo appoggiati a Spes, che da 20 anni lavora nei quartieri disagiati ed è capofila del progetto San Cristoforo». Continua: «Abbiamo messo insieme le nostre qualità – spiega - noi abbiamo portato le nostre competenze educative/ambientali, Spes l'esperienza nel sociale e nei centri urbani: tutto questo è stato messo in rete con le scuole del quartiere».
Per tanti degli alunni coinvolti, Viaggio per la natura è stata la prima occasione di vedere le bellezze del proprio territorio e comprendere l'importanza della salvaguardia dell'ambiente. «Il loro entusiasmo ci ha dato molte soddisfazioni – racconta Calenduccia – Nella nostra esperienza abbiamo constatato che questo genere di attività affascina i ragazzi delle "periferie", hanno voglia e fame di uscire dalle loro realtà per conoscere qualcosa di nuovo». E quale migliore occasione della scoperta delle oasi naturali situate a pochi passi da casa? I bambini delle terze e quarte elementari della Battisti hanno esplorato l'oasi del Simeto, a sud di Catania, i ragazzi delle media della Manzoni si sono occupati del parco dell'Etna e quelli della Vespucci sono arrivati in provincia di Siracusa per scoprire la riserva naturale di Pantalica. «Per loro è stata un'esperienza molto positiva, durante le visite nelle riserve la loro euforia era palpabile – dice la vicepresidente di Ad gentes – poi i bambini della Battisti, alla presentazione della Carta, hanno voluto proporre anche alcune canzoni sull'ambiente che avevano elaborato durante i laboratori scolastici di musica e danza».
Il risultato di questi cinque mesi è una brochure tascabile che «descrive le piante, gli animali i luoghi da visitare nelle oasi esplorate»: un manualetto che finirà non solo nelle mani degli alunni delle scuole che hanno partecipato, ma anche in quelle di turisti e fruitori dei paradisi protetti: «Abbiamo scoperto che solo all'oasi del Simeto avevano cartine per i visitatori, nelle altre no - conclude Calenduccia - il lavoro dei ragazzi tornerà sicuramente utile». (mf)