È online, sul sito della Fondazione Openpolis, il report L’importanza delle biblioteche nel contrasto all’abbandono scolastico, realizzato dall’Osservatorio sulla povertà educativa #Conibambini.
Secondo i dati riportati nella pubblicazione l’Italia è tra i paesi europei più colpiti dall’abbandono scolastico, con il 14,5% dei residenti tra i 18 e i 24 anni senza diploma (2018). Una percentuale che è diminuita nel corso del tempo, ma che negli ultimi due anni, a partire dal 2016 (13,8%) ha ricominciato ad aumentare in modo preoccupante.
Le province italiane che superano la media nazionale di abbandoni scolastici sono 33; tra queste la maggior parte appartiene alle grandi regioni del sud: Sicilia, Sardegna, Campania, Puglia e Calabria.
L’abbandono interessa soprattutto i giovani che provengono da contesti caratterizzati da disagio sociale ed economico, dove spesso mancano servizi come lo scuolabus o la mensa e occasioni formative al di fuori della scuola (possibilità di accedere a musei, biblioteche, ecc.).
Nel report si sottolinea l’importanza del ruolo della biblioteca. Un presidio culturale fondamentale sul territorio, in particolare nei contesti svantaggiati, perché offre un servizio gratuito e accessibile a tutti e rappresenta anche un luogo di incontro e di socialità, dove studiare o partecipare a laboratori o altre attività.
«Tutto ciò – si spiega nel rapporto - ha effetti positivi e di supporto all’istruzione di bambini e ragazzi e, di conseguenza, aiuta a contrastare il rischio di uscita precoce dagli studi. In questo senso, non è un caso che le aree più colpite da abbandono scolastico coincidano spesso con quelle che hanno la minor offerta di biblioteche».
I livelli più bassi si registrano a Barletta-Andria-Trani, Ragusa, Latina e Monza Brianza, le uniche province ad avere meno di una biblioteca ogni mille bambini e ragazzi. Altri territori con un’offerta limitata sono Crotone (1,38) e Napoli (1,55), province tra quelle con abbandoni più frequenti, come Ragusa e Barletta-Andria-Trani.
Con oltre tre biblioteche pubbliche e non specializzate ogni mille minorenni, Nuoro e Sud Sardegna sono ai primi posti per offerta del servizio; seguono le province di Arezzo, Enna e Imperia, che superano di poco la media nazionale di 1,1 struttura ogni mille bambini e ragazzi. Gli altri territori considerati registrano un’offerta del servizio inferiore a quella nazionale.
La compresenza di poche biblioteche e livelli di abbandono scolastico elevati emerge in particolare nel territorio di Ragusa. La provincia è infatti terza in Italia per percentuale di abbandoni (23,8%) e tra le ultime tre per offerta di biblioteche (0,49 strutture pubbliche e non specializzate ogni mille minorenni).
L’Osservatorio sulla povertà educativa #Conibambini nasce dalla collaborazione fra l’impresa sociale Con i Bambini e la Fondazione Openpolis per promuovere un dibattito sulla condizione dei minorenni in Italia, a partire dalle opportunità educative, culturali e sociali offerte. L’obiettivo è aiutare il decisore a mettere in atto politiche a sostegno dei bambini e dei ragazzi che vivono in stato di disagio, attraverso l’elaborazione di analisi e approfondimenti a disposizione di tutti coloro che a vario titolo si confrontano sul tema della povertà educativa minorile.