Banche del tempo in rete, un aiuto alle madri

16/02/2010

Aiutare le madri a conciliare il lavoro con gli impegni familiari e personali: è il principale obiettivo di Hora, progetto che si propone di promuovere la diffusione delle banche del tempo in Emilia Romagna, valorizzando quelle già esistenti e incentivando la nascita di nuove esperienze. 

Le oltre quaranta banche del tempo presenti in Emilia Romagna, in rete ormai da diversi anni, sono on line nella nuova versione del sito web gestito dalla Regione, dove è possibile consultare le offerte e “scambiare il tempo” mettendo a disposizione saperi e competenze. 

Il principio delle banche del tempo è proprio questo: chi vi aderisce offre servizi e saperi e ne riceve, in cambio, altri, aprendo un “conto corrente” in cui al posto del denaro deposita delle ore. Le mamme in difficoltà nella gestione del tempo da dedicare a se stesse e alla famiglia potranno consultare le offerte presenti sul sito della rete e trovare, ad esempio, una babysitter o una persona che le aiuti in casa, alle quali offrire in cambio altre competenze.

Il progetto, promosso dalla banca del tempo Momo e dal consorzio Epta, nasce, come si legge nella presentazione sul sito di Epta, «dall'osservazione delle problematiche di gestione dei tempi quotidiani del lavoro delle donne madri e delle difficoltà che insorgono per le donne nell'organizzare la propria vita con quella dei propri figli. Emergono in tutta evidenza una serie di bisogni che sono sotto gli occhi di tutti: dall'accompagnare i bambini a scuola la mattina al prenderli all'uscita, dal prendersi cura nel tempo pomeridiano del tempo del gioco o dei compiti nei pomeriggi alle attività ricreative, culturali e sportive, dai bisogni ordinari del fare la spesa all'organizzare gli eventi eccezionali quali le feste di compleanno, dall'acquisto di beni come i vestiti o i libri alla previsione di un possibile momento di tempo libero personale».

Punto di forza di Hora il coinvolgimento delle madri: la fase preliminare del progetto ha previsto, infatti, la somministrazione di un questionario alle mamme già iscritte alle banche del tempo che aderiscono all'iniziativa, con l'obiettivo di analizzare i loro bisogni nel territorio di riferimento. Il questionario verrà poi sottoposto a tutte le altre madri via via coinvolte nel progetto. (bg)

(Crediti foto)
 

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