La sottrazione internazionale di minori è un fenomeno in aumento, che riguarda vicende complesse e coinvolge aspetti giuridici e psicologici. Per aiutare i genitori, ma anche chi è chiamato a intervenire nelle singole situazioni, a capirne di più, il Ministero degli affari esteri ha realizzato la guida Bambini contesi. L'opuscolo, giunto alla settima edizione, inquadra il fenomeno e gli strumenti giuridici internazionali per contrastarlo, illustra il ruolo del Ministero nella protezione dei minori contesi e spiega cosa fare a sottrazione avvenuta. Non solo. Obiettivo della guida – che nella nuova edizione contiene alcuni aggiornamenti sia sulla normativa di riferimento, sia sull'evoluzione della trattazione della materia in ambito internazionale - è anche la prevenzione. Ma cosa si intende per "sottrazione internazionale di minori"? La guida spiega che con questa espressione si indica la situazione in cui un minore «viene illecitamente condotto all'estero ad opera di uno dei genitori che non esercita l'esclusiva potestà senza alcuna autorizzazione» e «non viene ricondotto nel paese di residenza abituale a seguito di un soggiorno all'estero». Il fenomeno «si presenta con frequenza maggiore quando la rottura del nucleo familiare insorge in unioni tra persone di diversa nazionalità». Cosa accade in questi casi? «Nel timore di non ottenere la custodia esclusiva nello Stato di residenza, la madre o il padre – generalmente il genitore straniero – può essere indotto a sottrarre il figlio e a condurlo nel proprio paese d'origine o altrove, sradicandolo così dal suo contesto sociale, scolastico e geografico, mentre il bambino inizia ad essere conteso e diventa vittima di battaglie giudiziali». La guida è suddivisa in quattro parti. La prima offre una panoramica generale sul fenomeno e si sofferma su vari aspetti: le misure da intraprendere quando si verificano casi di sottrazione, le strategie per prevenirli, il ruolo del Ministero e del mediatore del Parlamento europeo - figura che ha il compito di favorire il raggiungimento di un accordo volontario tra il genitore che ha sottratto il figlio e l'altro genitore - e le funzioni della task force interministeriale sulla sottrazione internazionale di minori. La task force è un organismo operativo e tecnico costituito nel 2009 che riunisce funzionari dei Ministeri degli affari esteri, dell'interno e della giustizia con diversi obiettivi, fra cui quello di rendere più efficaci gli attuali meccanismi di coordinamento e più rapide le misure di intervento. La seconda parte, invece, contiene informazioni su alcuni ordinamenti giuridici stranieri, mentre la terza è dedicata alla normativa. L'ultima parte riporta i dati statistici sul fenomeno. «I casi di sottrazione internazionale di minori trattati dal Ministero degli affari esteri», si legge nel testo dell'intervento del ministro Franco Frattini in occasione della giornata di presentazione della guida pubblicato nel sito del Mae, «hanno avuto negli ultimi anni un aumento esponenziale. Erano 89 nel 1998. Nell'arco di un decennio sono triplicati, passando a 248 nel 2008 ed a 266 nel 2009. Ma hanno subito una leggera flessione nel 2010: al 31 dicembre sono 242 i casi aperti, di cui 65 sorti nel 2010». Secondo i dati forniti dalla guida, poi, il maggior numero di bambini contesi si registra proprio in Europa: nel 2010 il 56 per cento dei casi ha riguardato paesi dell'Unione europea. La pubblicazione, presentata lo scorso febbraio a Roma, è disponibile on line nel sito del Ministero degli affari esteri. (bg)