Bambini che migrano dall'America Latina agli Stati Uniti: rapporto Unicef

29/08/2016 Tipo di risorsa: Temi: Titoli:

Nei primi sei mesi del 2014 i bambini non accompagnati da adulti fermati alla frontiera degli Stati Uniti sono stati 44.500. Nello stesso periodo del 2015 il loro numero è sceso a 18.500, mentre la cifra è salita di nuovo a quasi 26.000 unità nel primo semestre del 2016. A questi bambini si aggiungono circa 16.000 minori bloccati in Messico, provenienti da El Salvador, Guatemala e Honduras, Paesi che hanno tassi di violenza fra i più alti al mondo. Lo rivela il nuovo rapporto dell'Unicef Broken Dreams. Central American children's dangerous journey to the United States, una fotografia della condizione delle migliaia di bambini e adolescenti in fuga dalla brutalità delle gang e da una povertà soffocante, che ogni mese rischiano di essere rapiti, stuprati o uccisi nel rischioso tragitto dai Paesi latinoamericani agli Stati Uniti.
Secondo i dati del rapporto, «i bambini non accompagnati che non hanno un rappresentante legale nelle udienze presso il Tribunale dell'immigrazione degli Stati Uniti – circa il 40% - hanno maggiori probabilità di essere rimpatriati rispetto a quelli rappresentati. Secondo la casistica più recente, il 40% dei bambini privi di rappresentanza legale ha subito rimpatrio, rispetto al 3% dei bambini rappresentati. I minori non accompagnati fermati negli Stati Uniti hanno diritto ad essere ascoltati da un Tribunale per l'immigrazione, ma non hanno diritto a un avvocato nominato dal Tribunale».
I minori in fuga da violenza e povertà hanno bisogno di aiuto in tutte le fasi del loro viaggio: quando lasciano il Paese di origine, quando attraversano il Messico e quando arrivano negli Stati Uniti.