In arrivo nuovi farmaci contro la pediculosi

27/09/2011

Appaiono puntualmente a scuola un mese dopo l'inizio dell'anno scolastico. Non badano a razza, religione o classe sociale all'età ma sono estremamente fastidiosi. Si tratta dei pidocchi, parassiti del cuoio capelluto, con i quali famiglie e scuole fanno i conti ogni anno. Oggi con farmaci a base di spinosad si possono combattere.

Secondo dati raccolti attraverso questionari distribuiti a un campione eterogeneo di medici pediatri da Italo Farnetani, pediatra, giornalista e scrittore, ogni anno nel nostro Paese i minori colpiti da pediculosi sono circa 1 milione e 400 mila. La metà di questi sono nella fascia d'età tra 0 e 6 anni, circa un milione sono alunni delle scuole elementari e medie inferiori e 200 mila nelle scuole superiori.

Il responsabile di questa invasione si chiama Pediculus humanus capitis meglio conosciuto come pidocchio. É un parassita che si nutre di sangue e si è specializzato a vivere nella capigliatura umana. Habitat preferiti, dove svolge il suo ciclo vitale, sono la zona sopra le orecchie e la nuca. Sono stati fatti diversi studi sul fastidioso insetto, tra questi anche un'indagine nell'Italia di un secolo fa.

«Nel 1917 il prof. Achille Sclavo (medico e ricercatore italiano che scoprì il siero contro il carbonchio ematico, ndr) fece una rilevazione sulla pediculosi nelle scuole italiane – racconta Farnetani - si scoprì che il 22% dei bambini aveva i pidocchi. A Padova vennero anche assunte due spidocchiatrici che lavoravano nelle scuole mentre a Firenze e Siena esistevano degli ambulatori pubblici che rapavano a zero le famiglie colpite da pediculosi. Se un secolo fa era più facile che una famiglia indigente prendesse i pidocchi, oggi essere colpiti da pediculosi è una questione di casualità. Rimane comunque fondamentale la prevenzione. Ricordando che non è una malattia da poveri è importante l'educazione alla salute; fare il trattamento quando si trovano lendini (uova del pidocchio) e, sono a favore della medicina scolastica, individuare i soggetti a rischio».   

Oggi la situazione igienico sanitaria è sicuramente diversa da quella di un secolo fa ma il Pediculus humanus capitis continua a vivere sulle teste di bambini e adulti sviluppando resistenza alle sostanze che dovrebbero combatterli. 

Paolo Sarti, pediatra del consultorio dell'Istituto degli Innocenti di Firenze con al suo attivo oltre venti libri di pediatria consiglia che «Quando il bambino manifesta intenso prurito alla testa è indispensabile un’attenta ispezione del cuoio capelluto ma è necessario farlo comunque anche quando un suo familiare o un amico di giochi o un compagno di classe risulti infestato dai pidocchi. É compito dei genitori contribuire al contenimento della diffusione di questi parassiti individuandoli per tempo; è sufficiente inserire fra le normali pratiche di igiene quotidiana dei figli un regolare e attento controllo dei capelli. É importante che, se si scopre un caso di pediculosi in una classe, tutte le famiglie si attivino allo stesso momento. Purtroppo molti genitori continuano a usare 'prodotti naturali' che non funzionano. Bisogna usare prodotti recenti, a base di nuove molecole che sono più efficaci e meno tossici».

Oggi una nuova arma contro i pidocchi arriva dagli Stati Uniti. In vendita da agosto negli Usa sono farmaci a base di spinosad. Approvato dalla Food and Drug Administration lo scorso gennaio lo spinosad è indicato per pazienti con età superiore ai quattro anni. La sua efficacia è stata confermata in due studi su 552 soggetti con pediculosi che hanno fatto il trattamento per dieci minuti. La terapia è stata ripetuta dopo una settimana nei casi in cui sono stati trovati pidocchi vivi. Dopo due settimane dalla fine del trattamento i parassiti erano scomparsi nell'86% dei casi.

Ma cosa è lo spinodad? Si tratta di una sostanza attiva che ha un'azione insetticida utilizzata in agricoltura da qualche decennio contro Lepidotteri, Ditteri, Imenotteri, Sifonatteri, Tisanotteri ed alcuni Coleotteri. É un prodotto naturale che deriva dalla miscela di due metaboliti che nascono dalla fermentazione innescata dalla Saccharopolyspora spinosa, un batterio naturalmente presente in alcuni terreni. Spinosad è la miscela delle tossine spinosyn A e spinosyn D da cui prende il nome. Nel  2002 il Dipartimento per l’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) ha approvato l’uso dello spinosad in agricoltura biologica. Oggi viene prodotto negli Usa in strutture di fermentazione dove vengono allevate colonie di Saccharopolyspora spinosa. (sp)

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