Si ritroveranno per discutere della loro condizione, i programmi in atto e le loro proposte, le sfide del presente e i progetti per il futuro e parleranno di economia solidale. Sono i bambini lavoratori di nove Paesi latino-americani che si incontrano in Venezuela dal 1 al 7 settembre per l'VIII meeting continentale dei Ninos trabajadores.
Arrivano a Barquisimeto, in Venezuela, dal Perú e dall’Equador, dal Messico e dall'Argentina, dalla Bolivia, dalla Colombia e da Guatemala e Paraguay dove si incontreranno con i bambini lavoratori venezuelani. É lì che si tiene l' ottavo appuntamento: l'Encuentro Latinoamericano de Ninos e Ninas y Adolescentes Trabajadores (Incontro latinoamericano dei bambini, bambine e adolescenti lavoratori).
Da anni i bambini lavoratori di Asia, Africa e America latina lottano affinché venga riconosciuto il loro diritto a lavorare in modo dignitoso. In Venezuela saranno presenti i delegati di altrettanti movimenti di bambini lavoratori organizzati.
All'incontro di Barquisimeto, i delegati parleranno anche di progetti educativi e discuteranno di progetti per le politiche pubbliche che riguardano l’infanzia in generale ma soprattutto attinenti all'infanzia che lavora. Sarà un'altra importante occasione per far sentire la loro voce a favore dell'applicazione dei diritti dell'infanzia e l'adolescenza.
Il Coordinamento dei Bambini lavoratori dell'America Latina si chiama Molacnats. Attraverso di esso i piccoli lavoratori organizzano e presiedono le assemblee, decidono le strategie che il Movimento deve seguire e le azioni concrete da portare avanti. Negli organi direttivi non ci sono adulti perché a loro spetta il ruolo di accompagnatori ed educatori.
In Italia esiste ItaliaNats. E' una Rete di appoggio ai movimenti dei bambini e adolescenti lavoratori che ha la sede operativa a Vicenza alla quale aderiscono una ventina di associazioni. ItaliaNats e ASoC sono state le associazioni promotrici dell'incontro mondiale dei Movimenti dei bambini lavoratori che si è tenuto a Siena nell'ottobre 2006.
I Movimenti dei bambini lavoratori non sono però da confondere con i bambini sfruttati che nel mondo - secondo i dati dell'International Labour Office (Organizzazione internazionale del lavoro) - sono 165 milioni. Questi sono piccoli schiavi che hanno un'età tra i 5 e i 14 anni la maggior parte dei quali viene ceduta per l'equivalente di pochi euro. Se sono fortunati lavorano nelle fabbriche di imprenditori senza scrupoli per sedici ore al giorno, quando sono meno fortunati, sono venduti a trafficanti di esseri umani.
I Bambini lavoratori vogliono invece avere il diritto di lavorare in condizioni dignitose e la possibilità di andare a scuola. Attraverso piccoli lavoretti - come vendere dolciumi alle fermate dei bus o sacchetti per la spesa all'ingresso dei mercati - riescono guadagnare qualche soldo che serve ad aiutare la famiglia. Li troviamo in America latina, in Africa e in Asia e qui hanno aperto la Children's Development Bank (Banca dei bambini ed adolescenti per lo sviluppo) che ha sedi in Afghanistan, India, Bangladesh, Nepal e Sri Lanka. Grazie all'appoggio di ong e associazioni, i Bambini lavoratori, attraverso la banca, riescono a gestire i loro risparmi senza pesare sulle famiglie. Denaro che spesso utilizzano per acquistare penne e quaderni per andare a scuola o per aprire, quando sono più grandi, una piccola attività commerciale. (sp)
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